Fra tre anni, o forse più, sarà possibile prendere la metro e scendere a stazione «Parco di Veio», poco lontano da piazza dei Giochi Delfici: una delle zone più caotiche di Roma, a due passi da Corso Francia e a cavallo tra la Cassia e la Flaminia. Un’area nella quale si intrecciano palazzine fitte fitte con centinaia di appartamenti e uffici; e poi negozi, autosaloni, banche e locali. Con una media-abitante tra le più alte della capitale e prezzi al metro quadro da capogiro, per la mole di richieste.
Così i circa 15mila ettari del Parco, che in parte confinano con la zona, fanno gola a molti, «anche perché se c’è il vincolo, il terreno costa di meno. Per questo vari soggetti “tentano” la via del mattone: se gli va bene si ritrovano un bel tesoro» spiega Massimo Miglio, Direttore dell’Antiabusivismo. Ma l’assedio «al verde» non parte solo da Roma: da Formello a Campagnano, da Morlupo a Castelnuovo di Porto, le segnalazioni sono numerose.
Come numerosi sono i motivi delle chiamate che denunciano discariche abusive di materiali edilizi, copertoni, lavatrici, scarichi di fogne, e quant’altro. Eppure, il Parco, fondato nel 1997, non ha ancora a disposizione l’unico deterrente a molti di questi scempi: il Piano d’Assetto.
Tanto che alcuni rappresentanti dell’Italia dei Valori, e il Presidente dell’Osservatorio Sociale, Luigi Camilloni, hanno pubblicamente chiesto «lo scioglimento del Consiglio direttivo dell’ente».
Visto che «il Piano d’assetto dell’area naturale protetta – spiega Camilloni – è redatto a cura dell’ente di gestione, con l’assistenza dell’agenzia regionale per i parchi, ed è adottato e trasmesso alla Regione entro nove mesi dall’insediamento degli organi di gestione».
E il nuovo consiglio ha iniziato a lavorare nell’aprile dello scorso anno. «È vero, ma diversamente da quanto viene affermato – spiega il Presidente del Parco di Veio, Fernando Petrivelli -, occorre subito precisare che l’Ente di gestione, già dal 2003 ha acquisito una proposta progettuale di piano d’assetto e di regolamento elaborati dall’architetto Vezio De Lucia e dalla Ati Cles».
E la mancata «adozione – prosegue – è individuabile nel continuo avvicendamento degli organi di gestione, conseguente alle vicende politiche regionali, e ai continui commissariamenti del parco (in particolare durante la Giunta guidata da Francesco Storace, ndr) che hanno congelato ogni capacità decisionale». Sta di fatto che negli ultimi due anni sono stati abbattuti più di 65mila metri quadri di abusi edilizi, con casi estremi di intere palazzine costruite vicino alla Giustiniana: «Erano un totale di60appartamenti – racconta Massimo Miglio -. E tutto ciò è solo una parte di quello che andrebbe fatto:ma il territorio è vasto e molto alberato e, spesso, con l’elicottero non siamo in grado di individuare gli abusi».
Comunque,dal Parco, fanno sapere che «entro dicembre consegneremo tutto il Piano, visto che siamo vincolati da un cronoprogramma che ci obbliga ad adottarlo entro quel periodo» interviene Enrico Pane, vicepresidente del Parco.
«Chi cerca, oggi,di sollevare polveroni polemici con informazioni false – continua Petrivelli -, forse non è estraneo alle campagne dei “sogni” di alcuni grossi imprenditori che pensano di poter continuare a fare il bello e il cattivo tempo, nella speranza di portare a casa qualche grossa rendita speculativa».
Con alcuni grossi gruppi immobiliari che, da tempo, stanno acquistando terreni su terreni per poi proporre le iniziative più varie: il campo da golf, il centro ippico, l’agriturismo etc. Con costruzioni annesse… Ma c’è anche chi, già ci abita, e da tempo ha i cantieri bloccati per opere di ordinaria amministrazione.
«Per questo il nostro piano, oltre alla salvaguardia dei valori paesaggistici, ambientali e naturalistici, risponderà alle esigenze di valorizzazione e sviluppo delle proprietà fondiarie» conclude il presidente del Parco.
Insomma, a dicembre il Parco di Veio, secondo per estensione dietro al «neonato» parco di Bracciano-Martignano, dovrebbe avere il suo Piano. E a quel punto si potranno fare i conti su regole ben precise.
Fonte: L’Unità 05/06/2008
Cronologia: Protostoria