Una scoperta davvero unica è avvenuta nella Croazia orientale. Gli archeologi del museo cittadino di Vinkovci e dell’Istituto di Archeologia di Zagabria hanno cominciato a scavare, nel 2017, nel sito di Stari Jankovci (Vukovar Srijem).
Hanno trovato un tumulo, di circa quaranta metri di diametro e un metro di altezza, all’interno del quale vi era una grande camera funeraria contenente un carro risalente all’Impero Romano e i resti dei cavalli di traino.
L’usanza di seppellire sotto tumuli di terra era un rituale usato dalle famiglie molto ricche della Pannonia, durante l’Impero Romano. Queste genti, particolarmente agiate, avevano un ruolo rilevante in ambito amministrativo, sociale e nella vita economica di quella regione.
La famiglia a cui apparteneva la sepoltura aveva scelto quel luogo, lungo una delle arterie più importanti che collegava la penisola appenninica con la Pannonia, i Balcani e l’Asia Minore. Tale scelta consentiva, a chi passava per quella via, di osservare tale tumulo di sepoltura e constatare lo status sociale, il livello di agiatezza e l’importanza della famiglia.
Il curatore del Museo di Vankovci, Boris Kratofil, afferma che il rinvenimento del carro con le ruote e gli scheletri dei cavalli sfruttati per trainare il carro, rappresenta la scoperta più significativa perché è la prima volta che viene ritrovato questo tipo di carri in un luogo di sepoltura così antico.
La zona archeologica indagata risale presumibilmente al III secolo d.C. , dice Kratofil ed è uno dei primi esempi di tale rituale di sepoltura.
La ricerca ha prodotto una ricca documentazione che verrà esaminata e costituirà un prezioso contributo allo studio delle rotte degli antichi romani; il tutto verrà poi ricostruito e conservato in modo permanente nel Museo cittadino di Vinkovci.
La scoperta, proprio per la sua unicità, ha attirato l’interesse di moltissimi studiosi provenienti da tutto il Paese, perché è la prima volta che un così complesso rituale funebre, è stato dettagliatamente e accuratamente indagato e documentato.
Adesso inizieranno i processi di conservazione e restauro ma anche di studio di tutto quanto è stato trovato.
Kratofil spera che fra qualche anno, dopo le analisi della documentazione, si possa conoscere molto sulla famiglia sepolta a Stari Jankovci, 1.800 anni fa e si vuole anche capire l’origine dei cavalli, se venivano allevati in Pannonia o provenivano da altre zone dell’Impero Romano.
Le ricerche saranno portate a termine con la collaborazione di diverse istituzioni nazionali ed europee, come dice Marko Dizdar, direttore dell’Istituto di Archeologia di Zagabria.
Vinkovci è un’antichissima città, qui sono nati due imperatori romani, Valente e Valentiniano è abitata ininterrottamente da 8.300 anni e per la sua notevole importanza storica, nel 1982 è stata dichiarata zona archeologica protetta.
Autore: Stefania Cirio
Fonte: www.mediterraneoantico.it, 19 ott 2019