Gli archeologi al lavoro alle estremità del deserto della Regione Autonoma Cinese dello Xinjiang Uygur, hanno compiuto un passo avanti nel rivelare il mistero di una civiltà, risalente a 40 secoli or sono.
Hanno dissotterrato 163 tombe, contenenti mummie, durante le lunghe operazioni di scavo – ancora in corso – al misterioso complesso tombale di Xiaohe.
E tutto si deve alla traduzione del diario tenuto da un esploratore svedese più di 70 anni or sono.
“Abbiamo trovato più di 30 sarcofagi contenenti mummie” ha dichiarato Idelisi Abuduresule, direttore dell’Istituto per i Beni Culturali e l’Archeologia dello Xinjiang, e coordinatore del gruppo di scavo.
Si ritiene che il complesso contenga circa 300 tombe sepolte in diversi strati, in un’area di 2,500 metri quadrati di dune di sabbia.
“La maggior parte dei reperti si trova nello stato originario del tempo in cui furono seppelliti, e ciò ci offrirà una serie di preziose informazioni sulla società e lo stile di vita del popolo di quel tempo” ha dichiarato Idelisi, nel corso del suo viaggio di ritorno dal deserto polveroso e caldo, verso la capitale di Urumqi, per procedere alla catalogazione e conservazione dei reperti ritrovati.
Si ritiene che le tombe di Xiaohe costituiscano il principale sito sepolcrale del misterioso Regno di Loulan, che scomparve senza lasciare tracce storiche circa 15 secoli or sono.
Gli archeologi al momento presente stanno seguendo le impronte dell’esploratore svedese Folke Bergman, che nel 1934 si avventurò in direzione sud lungo un fiume, nel deserto di Lop Nur, nella parte orientale dello Xinjiang.
Dichiarò al suo ritorno di avere scoperto, presso un raggruppamento di dune, oltre 1,000 sarcofagi che datò a 4,000 anni or sono. Chiamò il posto “fiume Xiaohe (delle piccole tombe)”.
Ma il fiume che egli usava percorrere per raggiungere l’antico sito, si prosciugò con il passare del tempo, e le dune con le “piccole tombe” furono dimenticate per decenni.
Alla fine degli anni ’90, ad ogni modo, i sociologi cinesi hanno tradotto i documenti di Bergman sull’esplorazione archeologica dell’area, alla ricerca delle dune e dei misteri che esse celavano.
Oltre agli oggetti funerari, come blocchi di legno e ceste intrecciate di paglia, il team di Idelisi ha trovato in alcuni sarcofagi alcune figure lignee avvolte in cuoio invece che corpi mummificati.
Una visione aerea delle tombe di Xiaohe mostra la forma ovale della duna, evidenziata da una sequenza di piccoli pali confitti.
Sopra ogni sarcofago sporgono due piccoli pali, simbolo secondo alcuni, di antiche pratiche religiose.
“Considerando la scala del sito sepolcrale ed i misteriosi segni culturali, le analisi dei reperti ci offriranno di certo risultati significativi” prevede Idelisi.
L’amministrazione di Stato del Patrimonio Culturale ha approvato lo scavo delle tombe di Xiaohe nel 2003.
Fonte: Newsletter Archeologica – newsarcheo@yahoo.it http://www.chinaguide.org/ – 16/03/05
Autore: Eleonora Carta
Cronologia: Arch. Orientale