L’Anfiteatro romano di Volterra mostra la sua arena: il luogo in cui i gladiatori davano spettacolo, fulcro dell’edificio, è emerso in questi giorni otto metri più in basso del piano di campagna. La massiccia campagna di scavi, diretta da Elena Sorge e condotta sotto la soprintendenza delle città di Pisa e Livorno, vede al lavoro da circa un mese un team di oltre venti restauratori, archeologi, operai, topografi e ingegneri.
“Siamo di fronte a una scoperta straordinaria”, ha commentato il ministro della Cultura Dario Franceschini in visita agli scavi. “Qui lavorano insieme Soprintendenza, centri di ricerca, università e Cnr. È un esperimento di ricerca unica per uno scavo archeologico di questo genere, in cui vengono utilizzati tutti i nuovi strumenti all’avanguardia messi a disposizione dalla tecnologia. L’anfiteatro di Volterra è un luogo che diventerà un attrattore fantastico per la cittadina e per tutta la Toscana. Un luogo di cui ha parlato e continuerà a parlare tutto il mondo, quando saranno completati gli scavi, perché si tratta di una meraviglia assoluta”, ha continuato il ministro, che ha fatto un’anticipazione: “A breve ci saranno nuove notizie positive sui fondi che verranno garantiti e saranno superiori a quelli ordinari già previsti, adeguati al livello di opera che sta per riemergere dalla terra”.
Per portare a termine l’opera serviranno circa cinque milioni di euro, più altri tre per i lavori accessori come viabilità e percorsi.
Gli scavi hanno mostrato quindi ciò che resta dell’arena, ossia lo strato preparatorio su cui veniva poggiata la sabbia, ma non solo. Stando a Sorge, sono anche state rinvenute tracce del podio e un corridoio che sbuca nell’arena, usato per l’entrata in scena degli animali feroci, oltre a delle tracce della porta che si affacciava sull’arena (incluso il cardine). Sono emersi anche degli antichi interventi di consolidamento che dimostrano come la struttura, scoperta nel luglio del 2015 per puro caso, non sia mai stata troppo stabile. Anche oggi nel versante sud si temono cedimenti.
Edificata presumibilmente nel I secolo Dopo Cristo, in epoca augustea, l’anfiteatro di forma ellittica sembra estendersi per oltre 80 metri per 60, vicino alla porta etrusca Diana.
Ritrovato a poche centinaia di metri dal teatro romano trovato negli anni ‘50, il “circo volterrano” potrebbe riscrivere la storia della Volterra romana, a lungo posta in secondo piano rispetto a quella etrusca.
C’è ancora molto da scoprire: gli scavi non hanno svelato che un quarto dei suoi segreti.
Autore: Giulia Giaume
Fonte: www.artribune.com, 4 nov 2021