Copertura e pavimenti. Per l’architetto Meli non c’è alcun rischio di perdere i 18 milioni di euro finanziati. Dopo l’approvazione sarà al vaglio della Corte dei conti per il visto.
“La settimana prossima presenteremo all’Alto Commissariato il progetto preliminare per la Villa Romana del Casale”. Per Guido Meli, responsabile del Centro regionale per il restauro, l’architetto al quale è affidato il compito di restituire funzionalità alla vecchia copertura del sito archeologico e dignità ai pavimenti musivi degradati, “il pericolo di perdere i 18 milioni di euro non c’è”. “Ce la faremo”, aggiunge. Il preliminare sarà presentato al Rup, il responsabile unico del procedimento, l’architetto Rosa Oliva, il dirigente della soprintendenza di Enna nominato dall’Altro Commissario Vittorio Sgarbi. “Dopo l’eventuale nullaosta, poi, il progetto passerà alla Corte dei conti per il visto contabile”, aggiunge Meli. Quindi la preparazione tra settembre ed ottobre del progetto esecutivo che dovrà essere mandato in appalto entro la primavera del 2006.
“L’esecutivo verrà calibrato in modo da consentire il completamento dei lavori entro la primavera del 2008”, spiega Meli. Sua la paternità del progetto. Secondo le stime del Centro regionale per il restauro un 50 per cento delle somme sarà impiegato per rendere più moderna l’attuale copertura, un altro 50 per cento per il restauro dei pavimenti a mosaico e degli affreschi parietali. Con un limite dettato dal tempo e dalle squadre di restauratori a disposizione nei due anni di intervento. “E’ chiaro che dovremo concentrarci sulle situazioni di maggior distacco e degrado delle tessere, come nel caso degli ambienti del Triclinium e del Peristilio”, sottolinea.
Una parte dei fondi servirà anche a mettere in sicurezza l’assetto idrogeologico con lo spostamento di alcuni muri verso l’esterno. “Se non ci saranno imprevisti i lavori dovrebbero essere terminati nella primavera del 2008”, dice Meli. Poi la fase del collaudo. Il termine ultimo del dicembre 2008 per l’utilizzo dei fondi, quindi, potrebbe essere rispettato.
Il sindaco Maurizio Prestifilippo nei giorni scorsi aveva parlato di “tempi drammaticamente brevi e rischi per la comunità”. Quella di Meli può essere considerata una sorta di rivincita personale contro lo staff di architetti portato nella città dei mosaici dal critico d’arte durante l’ultimo anno di dibattito. Il suo progetto di adattamento della vecchia copertura Minissi, risalente alla primavera del 2004, era stato messo da parte dopo l’arrivo di Vittorio Sgarbi, considerato un inutile Minissi-bis e messo alla porta. L’Alto Commissario alla fine è tornato all’idea Meli utilizzandola come punto di riferimento.
Fonte: Giornale di Sicilia Enna – 30/06/05
Autore: Roberto Palermo
Cronologia: Arch. Romana