Nell’area residenziale della frazione villanovese di Coasco (Albenga) sono stati scoperti alcuni interessanti reperti archeologici risalenti all’età neolitica.
I sondaggi, effettuati dai tecnici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sono iniziati a fine dicembre 2011 e sono proseguiti per tutto il mese di gennaio 2012. Lo scavo ha restituito numerosi resti di vasellame risalenti all’età neolitica e alcune perle appartenenti all’Età del Bronzo, a testimonianza che la piccola frazione del paese fortificato della Val Lerrone era già abitata migliaia di anni fa.
I materiali ed i dati recuperati sarebbero attribuibili ad un insediamento all’aperto dell’età neolitica recente, il primo ad essere stato individuato nella piana retrostante Albenga e in assoluto nell’intera Liguria.
Nei giorni scorsi, il sovrintendente Bruno Massabò ha inviato una lettera all’amministrazione comunale per chiedere una collaborazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio scoperto.
L’invito è stato accolto positivamente dai responsabili del Comune che hanno già annunciato la propria disponibilità. Il vicesindaco Pietro Balestra ha infatti dichiarato: “Siamo contenti di questo ritrovamento perché è un ulteriore occasione per approfondire la nostra storia. Si tratta di una scoperta importantissima, collaboreremo con il Ministero affinché si possa scoprire se nell’intera fascia esistano insediamenti più vasti. L’area residenziale in cui sono stati trovati i reperti dovrà essere monitorata e bisognerà verificare se si potrà costruire liberamente o si dovranno effettuare ulteriori analisi. Abbiamo accolto questa scoperta non come una criticità ma come valore aggiunto per l’intero paese. L’amministrazione è pronta ad organizzare un convegno in collaborazione con la Sovrintendenza per illustrare e sensibilizzare la cittadinanza sull’effettivo valore ritrovato. Incaricheremo un architetto archeologo che possa approfondire questo tema. Ci auguriamo che ulteriori indagini e futuri ritrovamenti ci consentano di costruire un vero e proprio sito archeologico da visitare”.
I sondaggi, effettuati dai tecnici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sono iniziati a fine dicembre 2011 e sono proseguiti per tutto il mese di gennaio 2012. Lo scavo ha restituito numerosi resti di vasellame risalenti all’età neolitica e alcune perle appartenenti all’Età del Bronzo, a testimonianza che la piccola frazione del paese fortificato della Val Lerrone era già abitata migliaia di anni fa.
I materiali ed i dati recuperati sarebbero attribuibili ad un insediamento all’aperto dell’età neolitica recente, il primo ad essere stato individuato nella piana retrostante Albenga e in assoluto nell’intera Liguria.
Nei giorni scorsi, il sovrintendente Bruno Massabò ha inviato una lettera all’amministrazione comunale per chiedere una collaborazione per la valorizzazione e la tutela del patrimonio scoperto.
L’invito è stato accolto positivamente dai responsabili del Comune che hanno già annunciato la propria disponibilità. Il vicesindaco Pietro Balestra ha infatti dichiarato: “Siamo contenti di questo ritrovamento perché è un ulteriore occasione per approfondire la nostra storia. Si tratta di una scoperta importantissima, collaboreremo con il Ministero affinché si possa scoprire se nell’intera fascia esistano insediamenti più vasti. L’area residenziale in cui sono stati trovati i reperti dovrà essere monitorata e bisognerà verificare se si potrà costruire liberamente o si dovranno effettuare ulteriori analisi. Abbiamo accolto questa scoperta non come una criticità ma come valore aggiunto per l’intero paese. L’amministrazione è pronta ad organizzare un convegno in collaborazione con la Sovrintendenza per illustrare e sensibilizzare la cittadinanza sull’effettivo valore ritrovato. Incaricheremo un architetto archeologo che possa approfondire questo tema. Ci auguriamo che ulteriori indagini e futuri ritrovamenti ci consentano di costruire un vero e proprio sito archeologico da visitare”.
Fonte: www.savonanews.it
Autore: Gabriella Monzeglio