La via Amerina prendeva il suo nome dalla prima città umbra che raggiungeva, Ameria, ma fu detta anche via Veientana perchè partiva da Veio. Essa, fu un’importante via di collegamento tra Roma e i principali centri dell’Umbria, edificata nel 241-240 a.C., pavimentando tutto il percorso con un basolato inselce basaltica e in parte trachite (roccia magmatica). Infatti fu edificata seguendo vari tracciati di antiche piste etrusche che collegavano Veio con Ameria (Amelia) attraverso titto il territorio falisco e toccando i suoi principali centri: Nepet (Nepi), Falerii (Civita Castellana), Fescennium (Corchiano), Gallese, Vasanello e Hortae (Orte).
Aveva una lunghezza di circa 56 miglia: 21 da Roma alla mansio ad Vacanas sulla Cassia e altre 34 fino ad Ameria, informando che la strada proseguiva verso Todi, Bettona e Perugia per poi confluire sulla Cassia a Chiusi. All’uscita da Perugia l’Amerina si biforcava: un ramo andava verso ovest a Chiusi ed un altro invece raggiungeva Gubbio e a Luceoli (Cantina) attraverso il passo di Scheggia si congiungeva con la via Flaminia.
Il tracciato della via Amerina venne poi collegato con Roma partendo da ponte Milvio. Poi la Cassia inglobò il primo tratto della via Amerina fino alla mansio ad Vacanas (valle del Baccano), vicino a’attuale Campagnano di Roma, da dove poi la Cassia proseguiva verso la Tuscia, mentre l’Amerina si dirigeva verso Ameria.
Fonte:
Roma Antica, Angelo Mortati – https://m.facebook.com/groups/878238592188813/permalink/4563150263697609/?sfnsn=scwspmo