Questa mattina a Montorio – frazione di Verona – in via delle Logge sono stati presentati i ritrovamenti dei preziosi mosaici romani policromi probabilmente appartenenti ad una grande villa del V secolo d.C. Presenti il soprintendente Vincenzo Tinè, il sindaco di Verona Federico Sboarina e il presidente AGSM-AIM Stefano Casali.
Il Soprintendente stesso ha convocato una conferenza stampa, nel corso della quale ha illustrato non solo l’importanza del ritrovamento, ma ha sottolineato le interconnessioni con altri reperti portati alla luce nel passato ed evidenze archeologiche che potrebbero far pensare di trovarsi – per epoca, ricchezza dei rinvenimenti e ampiezza della superficie in cui si evidenziano i resti – di fronte alla villa di Teodorico o di un suo stretto collaboratore. Flavio Teodorico, detto il Grande, (Pannonia, 454 – Ravenna, 30 agosto 526), re degli Ostrogoti dal 474 e sovrano del Regno ostrogoto in Italia dal 493. L’opera sarebbe stata realizzata con maestranze di matrice romana, secondo il gusto tardo antico.
La presenza di un grande insediamento a Montorio è nota da molto tempo, ma viene ampliata dalle evidenze ulteriori di queste ore. I primi ritrovamenti di mosaici romani visibili al Museo Archeologico del Teatro Romano a Verona risalgono al 1908.
Le figure, portate alla luce ora, si riferiscono a un’iconografia legata all’acqua e al mare. Si ipotizza che il mosaico potesse appartenere alla zona termale del palazzo stesso.
Montorio è una zona collegata alle risorgive dette “Fossi” che si dipartono dal laghetto Squarà e percorrono come un reticolo tutto il territorio montoriese.
Fonte: www.stilearte.it, 13 apr 2022