A 83 anni dalla prima analisi compiuta sui resti di Canfrancesco della Scala detto Cangrande e’ stata riaperta a Verona l’ arca di pietra contenente la salma del condottiero che diede origine alla dinastia degli scaligeri.
La squadra di paleoarcheologi, anatomopatologi, parassitologi, storici medievalisti coordinata dal prof. Gino Fornaciari, docente di storia della medicina dell’ Universita’ di Pisa, si e’ trovata di fronte la mummia ancora pressoche’ intatta di Cangrande, scomparso nel 1329 a 38 anni.
Il corpo, privo dei piedi che secondo lo stesso Fornaciari potrebbero essersi disgregati, e’ avvolto in un velo di seta reso marrone dal tempo ma presumibilmente in origine a striscie gialloblu’, colori del Comune veronese.
La salma presenta ancora i lineamenti nitidi del volto, sia pur alterati dalla pelle resa nera e secca dal tempo. La salma, benedetta da don Franco Segala, rettore della chiesa di Santa Maria Antica, sara’ ora trasportata all’ ospedale di Borgo Trento per le indagini radiologiche delle quali e’ stato incaricato il dott. Giacomo Gortenuti, primario di radiologia, per la tac e quindi al policlinico di Borgo Roma per gli esami anatomopatologici.
Fonte: CulturalWeb 12/02/04
Autore: Redazione
Cronologia: Arch. Medievale