Una superficie di cinquanta metri quadrati sommersa nella laguna nord, nella palude del Monte (Venezia).
Ci sono elementi in legno disordinati, probabilmente perché crollati, ma anche materiali ceramici.
L’ipotesi è che siano i resti di un piccolo edificio interamente costruito in legno e che costituisca una delle prime testimonianze di insediamento nell’area lagunare, precedente rispetto alle strutture più organizzate e diffuse del primo secolo dopo Cristo.
La scoperta risale a qualche anno fa, ma in questi giorni se ne riparla per la pubblicazione dei risultati delle indagini subacquee effettuate sui nuovi insediamenti lagunari di età romana e preromana.
Tra le scoperte, la più curiosa è la casa di legno che gli studiosi ipotizzano risalga al quarto-terzo secolo avanti Cristo ed è descritta come «quasi un “avamposto” che precede di due, tre secoli il consolidarsi della presenza romana nel territorio lagunare».
Ci sono elementi in legno disordinati, probabilmente perché crollati, ma anche materiali ceramici.
L’ipotesi è che siano i resti di un piccolo edificio interamente costruito in legno e che costituisca una delle prime testimonianze di insediamento nell’area lagunare, precedente rispetto alle strutture più organizzate e diffuse del primo secolo dopo Cristo.
La scoperta risale a qualche anno fa, ma in questi giorni se ne riparla per la pubblicazione dei risultati delle indagini subacquee effettuate sui nuovi insediamenti lagunari di età romana e preromana.
Tra le scoperte, la più curiosa è la casa di legno che gli studiosi ipotizzano risalga al quarto-terzo secolo avanti Cristo ed è descritta come «quasi un “avamposto” che precede di due, tre secoli il consolidarsi della presenza romana nel territorio lagunare».