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VARAZZE (Sv), Beigua come Stonehenge, ecco i quaranta menhir che svettano verso il cielo.

Sulle pendici del Beigua, inerpicandosi attraverso il sentiero megalitico di Varazze, si nasconde una sorta di «Stonehenge ligure»: svettano contro l’azzurro del cielo circa quaranta menhir, lunghe pietre infisse verticalmente nel suolo che risalgono al periodo celtico e probabilmente adibite ad uso sacro. «Si tratta probabilmente della scoperta di menhir più importante d’Italia -spiega Claudio Arena di “Savona Sotterranea Segreta”, cui va il merito del loro rinvenimento -. La posizione verticale indica inequivocabilmente l’intervento dell’uomo: alcuni sono infilzati direttamente nella terra, altri sono sorretti da un basamento di altre pietre. A ulteriore testimonianza della sacralità della cima della collina, sono stati rinvenuti anche dei sassolini levigati dal mare, segno che qualcuno ce li ha portati come dono, usanza rituale celtica e neolitica».
Una scoperta che non è avvenuta per caso, ma è stata il frutto di lunghi e appassionati studi. «Tutto è partito dal suggerimento del mio amico Fabrizio Paolino, che mi riferiva di un sentiero di edificazione megalitica. Considerando che avevo già marcato alcuni punti gps da verificare, abbiamo deciso di unirci per effettuare una perlustrazione in zona». Durante il percorso di cinque ore, alcuni indizi li hanno messi sull’attenti. «Come il rinvenimento di due coppelle e, subito dopo, di un menhir di 1,20 metri, disteso sul terreno. E poi, di un muro a secco che si inerpicava verso la cima, effettuando una sorta di serpentina». Mano a mano che i due procedevano, seguendo il profilo «a zig zag» del muro, iniziava a presentarsi ai loro occhi uno spettacolo da togliere il fiato. «Guardando dal basso verso l’alto, iniziavamo a notare sagome di pietra a punta. Prima una, poi un’altra e così via, ad aumentare». Infine un piccolo pianoro, circondato da un muro a secco ricurvo.

Autore: Denise Giusto

Fonte: La Stampa, 13 apr 2017

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