Cinquecento pagine per immergersi nel flusso degli eventi dell’VIII secolo, epoca inquieta che assistette all’apogeo e alla caduta del regno longobardo in Italia, all’affermarsi della dinastia carolingia, al suo tramonto e alla nascita del nuovo impero cristiano, oltre che allo scoppio della lotta iconoclasta, alla temporanea restaurazione iconodula, all’espansione islamica in Spagna, alla rimodulazione dell’assetto ecclesiastico nell’Italia meridionale bizantina: alla presenza d’eccezione del professore norvegese Hjalmar Torp, massimo esperto sul tempietto longobardo, si è tenuta ieri a Cividale la presentazione degli atti del primo convegno internazionale di studi promosso dalla rete Unesco, appuntamento annuale previsto dal quadro di progettualità connesse alla candidatura del sito seriale.
E il percorso di avvicinamento del circuito longobardo alla World Heritage List, così, ha registrato una nuova, significativa tappa.
Il volume, che è dedicato proprio al professor Torp, in segno di riconoscenza per il suo lunghissimo impegno di ricerca nell’oratorio di Santa Maria in Valle, reca un contributo di estremo valore alle conoscenze su un’età burrascosa e dibattuta quale, appunto, il secolo VIII: è stato pubblicato a poco più di un anno di distanza dal congresso, tenutosi nella città ducale – in quanto capofila del sito seriale “Italia Langobardorum” – alla fine del 2008. Ora, grazie alla stampa degli atti, i preziosi contributi di una quarantina di luminari saranno finalmente a disposizione del mondo accademico, di studiosi e appassionati.
Curata dal professor Valentino Pace, docente all’Università di Udine, e realizzata con il sostegno della Fondazione Crup, la pubblicazione (ricercatissima nella veste grafica) raccoglie una folta serie di saggi che indagano situazioni specifiche e comparative – spaziando dalle Isole britanniche alla Scandinavia, dall’Italia meridionale alla Siria islamica, alla Spagna islamica e cristiana – ed è arricchita da un atlante fotografico che tributa un omaggio particolare a Cividale, “patria” di straordinarie testimonianze artistiche databili proprio all’VIII secolo. Folto il pubblico intervenuto ieri alla circostanza, per “salutare” il primo studio completo e articolato sul secolo VIII, che approderà ora nei principali atenei e nelle più prestigiose biblioteche del globo: «Un tassello in più – ha commentato il sindaco Vuga – a disposizione del mondo scientifico e di chi ha lavorato e continua a lavorare per la candidatura Unesco».
(l.a.)
Fonte: Messaggero Veneto — 23 aprile 2010.