La scoperta l’ha fatta, per puro caso, un’archeologa 34/enne inglese, Penny Spikins, mentre seguiva un corso di sub con alcuni suoi colleghi nello specchio di mare che si affaccia davanti al porto di Newcaslte, nel nord-est dell’Inghilterra.
Secondo gli esperti, si tratta della prima prova concreta dell’esistenza – in quello che oggi e’ il mare del Nord – di insediamenti umani durante l’età’ della pietra. Oggi quelle terre sono completamente sott’acqua, ma 5.000-10.000 anni fa, prima dell’innalzamento del livello del mare ospitavano le popolazioni mesolitiche, esistite tra la fine dell’ultima era glaciale e l’inizio dell’età’ agricola.
”Sappiamo che c’e’ un’Atlantide preistorica sul fondo del mare del Nord, dove un tempo un’area delle dimensioni dell’attuale Gran Bretagna ci collegava al continente popolato da esseri umani e animali preistorici”, ha commentato David Miles, capo archeologo dell’autorevole associazione inglese English Heritage. Non e’ chiaro ancora se il sito individuato da Spikins sia in realtà l’Atlantide preistorica di cui parla Miles, ma questi ha sottolineato che ”la scoperta costituisce una pedana da cui possiamo esplorare questo mondo sconosciuto”.
Fino ad ora, gli archeologi conoscevano solo un insediamento mesolitico, scoperto in passato nelle acque della Manica, davanti a Southampton, nel Sud dell’Inghilterra. L’area individuata da Spikins contiene due siti: uno è situato alla fine di una massa rocciosa a fior d’acqua e risale all’inizio del periodo mesolitico (tra 8.500 e 10.000 anni fa), l’altro – a circa 100 metri di distanza e circa 500 metri dalla costa – risale alla fine del mesolitico (cioè tra 5.000 e 8.500 anni fa).
”Ho notato molti pezzi di selce sotto di me, sul fondo del mare – ha commentato l’archeologa aspirante sommozzatrice ricordando la scoperta fatta il mese scorso -. Ad un occhio non esperto sarebbero sembrate le comuni pietre che in genere si trovano sulla spiaggia, ma in realtà erano qualcosa di straordinario”.
Gli oggetti di selce rinvenuti, che si trovavano a circa 8 metri di profondità includono tra l’altro una pietra utilizzata per lavorare le lame dei coltelli, vari oggetti taglienti e la punta di una lancia.
Fonte: CulturalWeb
Cronologia: Preistoria