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U.S.A.: Un modello per le migrazioni umane.

Lo studio del cromosoma Y consente di descrivere il cammino dei nostri antenati.

I primi esseri umani che migravano dall’Africa verso gli altri continenti portavano con sé piccole differenze genetiche. Gli studi odierni possono fornire soltanto una fotografia dell’attuale situazione del nostro corredo genetico, senza rivelare le ondate che hanno condotto alla situazione corrente. Ora alcuni ricercatori alla Scuola di Medicina dell’Università di Stanford hanno sviluppato un modello per individuare i luoghi dove le mutazioni sono inizialmente apparse, fornendo così un nuovo metodo per individuare il cammino migratorio dei nostri antenati.

Lo studio è stato condotto dal celebre genetista Luca Cavalli-Sforza, esperto dell’evoluzione degli esseri umani moderni. Gran parte del suo lavoro recente riguarda le mutazioni nel cromosoma Y, che vengono trasmesse esclusivamente da padre in figlio, negli ultimi 50.000 anni in cui gli uomini si sono diffusi dall’Africa nel resto del mondo.Queste mutazioni, molte delle quali non provocano cambiamenti fisici, tendono a verificarsi con un tasso costante e rappresentano una sorta di orologio genetico. Per esempio, se una popolazione presenta dieci mutazioni dopo 50.000 anni di evoluzione dall’antenato comune in Africa, allora la quinta mutazione è probabilmente sorta 25.000 anni fa.

Con l’aiuto del programmatore Christopher Edmonds e della statistica Anita Lillie, Cavalli-Sforza ha costruito un modello al computer per simulare la diffusione delle mutazioni in una popolazione che migra. I risultati, pubblicati online sul sito della rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences” (PNAS), permettono di determinare l’origine di una mutazione con buona precisione.

Fonte: Le Scienze on line 28/01/04
Autore: Redazione
Cronologia: Preistoria

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