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TUSCANIA (Vt). Torna alla luce un edificio di culto.

tuscania

Una nuova importante scoperta è avvenuta a Tuscania, nella necropoli di Sasso Pinzuto, dove è tornato alla luce un oikos, ovvero un edificio di culto, una sorta di vestibolo rettangolare, secondo modelli già in uso in Grecia.
La scoperta è avvenuta grazie alle indagini congiunte del CAMNES e dell’Università Federico II di Napoli che hanno una concessione di scavo nell’area dal 2022.
tuscaniaL’importanza della scoperta fa dell’oikos un probabile punto di riferimento per i culti funerari nelle necropoli etrusche arcaiche.
Nota sin dall’Ottocento, la necropoli è accessibile tramite una via tagliata nel tufo, lungo la quale sono state esplorate oltre cento tombe a camera, risalenti al VII–VI secolo a.C. Sono emersi anche resti dei corredi funerari e delle lastre fittili decorate a stampo e policrome, risalenti alla metà del VI secolo a.C. Le lastre riproducono scene di cerimonie caratteristiche dello stile di vita delle élites etrusche arcaiche, come cortei di cavalieri e carri, banchetti, danzatori e suonatori.
Lastre simili sono state trovate in frammenti in altre necropoli etrusche, nelle trincee scavate intorno ai tumuli funerari, ma finora non erano mai stati identificati resti così consistenti. Le decorazioni sono state attribuite a edifici di culto eretti nei sepolcreti.
Ora è stata indagata una lingua di terra di poco meno di 1000 m2 delimitata e protesa sulla tagliata sottostante che ospita almeno tre tumuli e, a nord del maggiore, nove fosse di piccole dimensioni ricavate nel tufo riservate a sepolture e a culti. È in questo settore che sono state messe in luce le fondazioni in opera quadrata tufacea, l’oikos a pianta rettangolare che misura m 6,2 x 7,1 con orientamento nord-nord/est e rivolto verso la via di accesso all’area urbana di colle San Pietro.
L’edificio è posto in un punto dominante dell’area circostante; secondo la Soprintendenza, la sua esplorazione consentirà di acquisire informazioni utili a definire questi apprestamenti di culti funerari, che costituiscono una caratteristica qualificante di Tuscania in epoca arcaica.

Fonti:
Soprintendenza per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, 29 luglio 2024

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