Un insolito esempio di trapanazione del cranio risalente a 3200 anni è emerso in queste ore, a Van, in Turchia, durante gli scavi di salvataggio di una necropoli dell’età del Ferro. Gli scavi sono stati condotti dai membri della facoltà YYU sotto la presidenza del Van Museum. Il ritrovamento è stato annunciato sull’account Twitter del Dipartimento Scavi e Ricerche della Direzione Generale dei Beni Culturali e dei Musei del Ministero della Cultura e del Turismo. Il dottor Gulan Ayaz del Dipartimento di Archeologia dell’Università Van Yüzüncü Yıl ha affermato che la scoperta è un “esempio straordinario” di trapanazione risalente a 3.200 anni fa. Tuttavia, il team non ha ancora stabilito perché il cranio sia stato trapanato.
Van (in curdo: Wan, in armeno Վան) è una città della Turchia orientale, nei pressi del lago omonimo. Sotto l’antico nome di Tushpa, Van fu la capitale del regno di Urartu nel IX secolo a.C.. L’insediamento più arcaico era collocato su un erto promontorio ora noto come Van Kalesi cioè Castello di Van.
Il taglio operato sul cranio è realmente molto minuzioso e differisce dagli esempi di trapanazioni, molto più sommarie, svolte generalmente secondo un disegno circolare. L’osso è stato tagliato seguendo una sezione triangolare e con massima accuratezza come dimostra un taglio progressivo del tessuto osseo, esercitando una minima pressione.
Secondo gli antropologi, la trapanazione del cranio avveniva in una sorta di convergenza magico-diagnostica e, pertanto, in alcuni casi, la “rimozione degli spiriti negativi”, poteva coincidere con la riduzione della pressione endocranica, causata da traumi o da malattie. In diversi casi – come dimostrano ricerche svolte in tutto il mondo – i pazienti sopravvivevano all’intervento stesso.
Gli studiosi turchi cercheranno ora di capire, dai resti e dalla ferita stessa, quale sia stata la sorte immediata del paziente e cercheranno di ipotizzare quale sia stata la causa che portò alla rimozione del triangolo osseo.
Fonte: www.stilearte.it, 17 nov 2022