La scena di una festa in luogo delizioso, tra canti e aggraziate danze. Il “fotogramma” blocca, con elevato realismo, questa scena in un ampio mosaico romano di 50 metri quadrati, d’epoca tardo antica, trovato nel territorio comunale della città turca di Kahramanmaras. La notizia della scoperta è stata data nelle scorse ore.
Kahramanmaras – che si trova a un’altitudine di 568 metri, nella Turchia meridionale – fu fondata attorno al 1000 a.C. dagli Ittiti. Successivamente, all’epoca dell’impero romano, fu chiamata Germanicia Caesarea, in onore dell’imperatore Caligola (il cui vero e completo nome era Gaius Iulius Caesar Augustus Germanicus).
Safinaz Acipayam, direttore del Museo archeologico Kahramanmaras e direttore dello scavo, ha affermato: “Pensiamo che il mosaico sia, probabilmente, la rappresentazione di un banchetto all’aperto prima di una battuta di caccia”.
“Nella stessa area sono state rinvenute alcune strutture architettoniche e resti di terme. Il mosaico è davvero magnifico. Avevamo già portato alla luce un mosaico, composto da due pannelli, durante scavi precedenti, con scene di caccia. La scena della festa – scoperta ora – è correlata alle due immagini delle attività venatorie. In essa sono rappresentate alcune coppie sedute, al centro, e tre donne che danzano. Ci sono anche altre figure maschili. Poi l’immagine di un ragazzino scalzo che si arrampica su un albero di fico”, ha detto lo studioso.
Le giovani danzatrici tengono in mano strumenti ritmici – simili alle nacchere e alle maracas – con i quali cadenzano il ballo, che si svolge sulle note di un suonatore con siringa o Flauto di Pan.
Le scene – di caccia, trovate in precedenza, e di banchetto – si riferiscono a un periodo estivo – tarda estate, considerato il fatto che a 580 metri i fichi maturano soprattutto verso la fine di settembre – che coincide probabilmente con la massima presenza di selvaggina.
Interessante è l’azione compiuta da un giovane, in primo piano, che probabilmente inizia a spillare il vino da un elegante contenitore. Tante le brocche, che appaiono nella scena, mentre non risultano riferimenti alla consumazione di cibi.
Fonte: www.stilearte.it, 3 feb 2022