Durerà fino a ottobre il restauro della villa di Poppea a Oplontis, grazie al finanziamento di due milioni di euro nell’ambito dell’Accordo Quadro di Programma tra la Regione Campania e il Ministero per i Beni culturali.
Il recupero, su progetto di Bruno Sammarco architetto della Soprintendenza archeologica di Pompei e affidato alla società Fauno restauri, riguarda gli affreschi, i pavimenti, i mosaici e le strutture della dimora.
Lorenzo Fergola, archeologo responsabile del sito spiega che si tratta di un intervento massiccio e indispensabile: «Le coperture sono allo stremo e i problemi causati dall’acqua piovana sono stati solo temporaneamente tamponati».
L’area coperta (i solai) interessata dal recupero si estende per circa 4mila mq, mentre la restante superficie sarà anche oggetto di saggi di scavo per individuare l’esatta collocazione delle cisterne che in antico drenavano l’acqua piovana. L’umidità ha reso friabile l’intonaco dipinto creando muffe e provocando il suo distacco dalla parete. La maggior parte del lavoro riguarda gli stupendi affreschi della villa (che resta aperta ai visitatori nelle parti non interessate dai cantieri), coperti da una patina di grasso, anneriti dallo smog e, in alcune parti, rovinati e gonfiati dal cemento usato negli anni ’70 per integrare le parti mancanti e fissare gli intonaci.
Fonte: Il Giornale dell’Arte on line 01/01/2007
Autore: Carlo Avvisati
Cronologia: Arch. Romana