Il Museo Diocesano di Torino, che dal 2008 è ospitato nella cripta della Cattedrale di San Giovanni, riapre al pubblico ed ai visitatori.
La chiesa inferiore ricalca esattamente il perimetro dell’antico edificio rinascimentale, che fu concepito dall’architetto Meo del Caprino, per volere dell’Arcivescovo Domenico della Rovere (1442-1501).
L’area sotterranea della Cattedrale rende omaggio alle tre precedenti basiliche paleocristiane, poi abbattute alla fine del 1400, per lasciar posto alla nuova chiesa rinascimentale.
Da qualche giorno il museo torinese si è arricchito di un antico reperto, restaurato grazie all’intervento della Consulta dei Beni Culturali del capoluogo piemontese e di Reale Mutua: una pavimentazione musiva di circa 54 mq risalente al XII secolo (tra il 1170 ed il 1190), scoperta nel 1909 durante lavori di manutenzione della chiesa di San Salvatore e raffigurante la ruota della Fortuna, che era il pavimento del presbiterio della chiesa, una delle tre chiese parallele in cui si articolava, a partire dal IV secolo, il complesso della cattedrale della romana Julia Augusta Taurinorum, divenuta poi Civitas Taurini.
La figura pagana della dea Fortuna al centro della mappa del mondo, a simboleggiare la fragilità dell’esistenza di tutto ciò che vive sulla terra, è il disegno che domina il mosaico appena restaurato, un tempo decorazione del pavimento dell’antico presbiterio della chiesa di San Salvatore e ora visitabile al Museo Diocesano.
Fonte: ilgiornaledellarte.com 28 giu 2024