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TORINO. Degrado-city sotto le Porte Palatine.

I residenti accusano: “Abbiamo paura: i drogati sciacquano le siringhe nella vasca costruita davanti al bastione
Accanto al Commissariato di polizia e al palazzone dei Lavori pubblici. Ma soprattutto al centro di uno dei più importanti progetti di riqualificazione urbana degli ultimi anni, che un anno e mezzo fa ha trasformato l´area attorno alle Porte Palatine e al duomo in un parco archeologico per restituire alla città i suoi ruderi più antichi e preziosi.
Il regista di tutta l´operazione di recupero delle Porte Palatine è stato Aimaro Isola, insieme con gli architetti Giovanni Durbiano e Luca Reinerio, successori di altri famosi personaggi, come Castellamonte e Antonelli, che diedero il loro contributo a dare forma all´area che al tempo di Cristo era la porta nord delle mura cittadine.
L´idea di Isola è stata quella di ricreare l´imponente bastione che era stato abbattuto in epoca napoleonica. Un muraglione preceduto da un´aiuola verde e interrotto da due grandi arcate, chiuse da cancelli, che portano a un grande locale interrato. Lì, nelle intenzioni degli amministratori comunali, sarebbero dovuti essere ricoverati durante la notte i carretti del mercato di Porta Palazzo, che adesso sono accatastati ai margini di corso Regina Margherita, tra il controviale e il passaggio del tram, sopra il sottopasso di piazza della Repubblica.
Spesso in mezzo alle cassette e ai pallet c´è chi ne approfitta per abbandonare rifiuti ingombranti, come poltrone e divani vecchi, scambiando il deposito dei banchetti degli ambulanti per una discarica a cielo aperto.
Ma il trasloco nella rimessa interrata non è ancora stato fatto, le cancellate per ora restano chiuse da grandi catene, e sono diventate riparo per disperati e senzatetto, che in mancanza d´altro si sciacquano le mani nella vasca d´acqua costruita di fronte al bastione a ricordo dell´antico fossato.
I residenti che portano i cani nelle aiuole non sciolgono il guinzaglio per paura che gli animali possano ferirsi. E anche i turisti fino a lì non arrivano, si limitano a passeggiare e a scattare fotografie nel prato accanto alla Porta palatina o al Teatro romano, che distano non più di cento metri, ma sembrano in un altro mondo. Nei prossimi giorni dovrebbe però aprirsi un piccolo spiraglio. L´assessore al commercio Alessandro Altamura ha convocato per il 20 una conferenza dei servizi con gli ambulanti e i vari servizi comunali interessati, compresi i vigili urbani.
E un altro mondo è anche piazza IV Marzo, che dal parco archeologico porta dritti in piazza Palazzo di Città. Tranne un paio di nuovi ristoranti, qui la grande trasformazione del Quadrilatero non ha toccato chi da anni vive nei palazzi di ringhiera e nelle soffitte.
Torinesi e immigrati dal Sud, che hanno mantenuto intatto negli anni il carattere popolare e caratteristico di questa piazzetta medievale, su cui si affacciava la vecchia Procura. Mentre tutto attorno è cambiato qui il restyling, che pure è già in programma, deve ancora cominciare. E gli abitanti si confrontano con cassonetti che tracimano immondizia, cabine telefoniche sfasciate e il parcheggio selvaggio degli automobilisti.


Fonte: La Repubblica Torino, 15/11/2007
Autore: Federica Cravero
Cronologia: Arch. Romana

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