Una strada, il foro, un ambiente forse usato da chi amministrava la città. Sono le ultime strutture scoperte durante gli scavi nell’antica Tarquinia, nella fase del suo adattamento da città etrusca a municipio romano, nel primo secolo avanti Cristo, periodo poco noto della sua storia.
Le indagini sono condotte dall’università di Verona, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per l’Etruria meridionale. Gli studiosi dell’Ateneo Veronese stanno riportando alla luce una costruzione con parete semicircolare, servita da un impianto termale sotto il pavimento, che avrebbe potuto ospitare l’organo amministrativo cittadino, secondo la tradizione etrusca. A fianco il foro, 400 metri quadrati, di natura tipicamente romana, con la piazza e il portico.
Per i professor Attilio Mastrocinque, ordinario di storia romana all’Università di Verona, queste scoperte dimostrano che Tarquinia, anche nella sua fase romana, non ha mai rinunciato alla sua autonomia culturale etrusca, prendendo dai romani solo quello che era utile alle proprie esigenze.
L’antica Tarkna, sorge su un Pianoro a Pian di Civita, su una superficie di 135 ettari, con il maestoso tempio dell’Ara della regina. Le guerre con Roma iniziarono nel IV secolo avanti Cristo. Agli scontri militari seguirono lunghi periodi di pace. L’attuale Tarquinia nacque nell’ottavo secolo dopo Cristo.
Autore: Nazario Basili
Fonte: www.rainews.it, 13 set 2023