È prevista per il prossimo 20 dicembre la riapertura del primo piano del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, presso il complesso della chiesa di San Pasquale e Convento degli Alcantarini, chiuso da sette anni per motivi di ristrutturazione e manutenzione.
L’annuncio è stato dato dall’Assessore al Turismo della Regione Puglia, Massimo Ostillio, durante la giornata inaugurale del XLVII Convegno di Studi sulla Magna Grecia, svoltosi a Taranto dal 27 al 30 settembre scorsi.
Ostillio ha anche assicurato che, in occasione della riapertura del Museo, l’assessorato al Turismo predisporrà – d’intesa con l’Apt – un piano di comunicazione integrata da sviluppare nei prossimi mesi sui mercati turistici nazionale e internazionale e che vedrà come primo ed importante palcoscenico la “X Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico”, in programma a Paestum dal 15 al 18 novembre prossimi.
Giuseppe Andreassi, Soprintendente per i Beni Archeologici della Puglia, ha preannunciato le novità architettoniche e di allestimento del rinnovato museo di cui sono stati aumentati gli spazi – oltre 4000 metri quadrati a disposizione per le esposizioni – e gli impianti, attraverso una serie di finanziamenti che si sono succeduti nel tempo.
Esso sarà caratterizzato da sale ispirati a principi di modernità e consequenzialità, in maniera da guidare il visitatore in un percorso non più monotematico ma che contestualizzi i reperti esposti, facilitandone la lettura. Un’ala del pianterreno sarà destinata alle mostre temporanee, mentre al secondo piano è stata ricavata una sala che ospiterà attività didattiche.
Ritornerà nella sua sede storica, dunque, una parte significativa delle collezioni che dall’aprile del 2000 era possibile visitare nel centro storico di Taranto, presso Palazzo Pantaleo, ormai parzialmente chiuso dal mese di luglio. L’augurio è che i lavori di quello che è stato definito da Ruggero Martines, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia, uno dei più grandi musei della terra, costati oltre venti milioni di euro, siano portati a compimento entro il 2008 per far tornare a risplendere i numerosi e pregiati reperti, ma soprattutto i famosi ori di Taranto, testimonianza della straordinaria grandiosità dell’arte orafa in età ellenistica nella città magno-greca.
Sito web Museo Archeologico Nazionale di Taranto: http://www.museotaranto.it/
Autore: Maria Rosa Turi
Link: http://www.museotaranto.it/