Una scoperta unica, effettuata a Taman, Russia meridionale, sul Mar Nero. Le rovine di un’antica città greca, del sesto secolo a.C., sono apparse alla luce. Gli archeologi sono sorpresi sia dal numero dei ritrovamenti, sia dalle loro condizioni di conservazione.
Gli scavi procedono con estrema cautela, per non danneggiare l’antica fortezza della città.
Gli scavi procedono con estrema cautela, per non danneggiare l’antica fortezza della città.
Gli storici pensano si tratti delle rovine del tempio di Demetra, dea della fertilità e dell’agricoltura, e hanno già identificato il luogo dell’altare.
Il numero dei reperti fa pensare che si tratti di un’intera, grande città.
Le condizioni dello scavo sono rese difficili dal fatto che si tratta d’un luogo remoto, privo d’acqua corrente, con acqua fredda, che di notte raggiunge i -25 C. I
Il numero dei reperti fa pensare che si tratti di un’intera, grande città.
Le condizioni dello scavo sono rese difficili dal fatto che si tratta d’un luogo remoto, privo d’acqua corrente, con acqua fredda, che di notte raggiunge i -25 C. I
noltre mancano le risorse finanziarie e per il momento si opera con l’aiuto di volontari, i quali si tassano 13 euro al giorno per partecipare.
Autore: Massimiliano Montanari
Fonte: antikitera.net, 17 maggio 2011