“L’odontoiatria nell’Età della Pietra. La scoperta della prima otturazione dentale” è il tema insolito della conferenza che Claudio Tuniz del Laboratorio Multidisciplinare, ICTP – UNESCO di Trieste, ha tenuto il 23 gennaio, presso il Night Parrot dell’Australian Museum a Sydney.
Nel maggio del 1911 Giuseppe Müller, un naturalista di Trieste, trovò un’antica mascella umana incastrata in una roccia all’interno di una caverna vicino al paese di Lonche, nell’attuale Slovenia. La mascella conservava ancora un dente canino, due premolari e i primi due molari. I resti umani vennero portati al Museo di Storia Naturale di Trieste (del quale Müller sarebbe successivamente diventato uno dei direttori) e rimasero lì, lontani dall’attenzione del pubblico. Il primo studio della mandibola venne pubblicato nel 1936 e comprendeva un’analisi ai raggi X, ma all’epoca non venne notato nulla di speciale a causa della scarsa risoluzione delle immagini. Il metodo al radiocarbonio non era stato ancora inventato; per questo la datazione dei resti restava incerta. Sulla base di una valutazione generica, si riteneva che questo individuo fosse vissuto nell’Età della Pietra, anche sulla base della scoperta di altri reperti archeologici fra i quali resti di animali ora estinti ed alcuni artefatti.
Quando Tuniz iniziò le sue ricerche, oltre un secolo dopo la scoperta della mandibola, tutti gli strumenti necessari ad uno studio non invasivo dell’Uomo di Lonche erano finalmente disponibili e si era quindi pronti a fare la scoperta!
Claudio Tuniz è stato vicedirettore del Centro Internazionale per la Fisica Teoretica Abdus Salam (ICTP) fra il 2004 e il 2011. Il suo principale campo d’interesse è l’applicazione di metodi avanzati nella paleoantropologia e nell’evoluzione umana, compreso l’uso della geocronometria assoluta e dei raggi X.
Tuniz coordina progetti basati sulla microanalisi avanzata ai raggi X presso il Laboratorio Multidisciplinare dell’ICTP. Attualmente è visiting professor presso la University of Wollongong in Australia e l’Università degli Studi La Sapienza di Roma.
Tuniz ha guidato per 10 anni il programma relativo alla spettrometria di massa con acceleratore presso i Laboratori di Ricerca di Lucas Heights a Sydney, sviluppando programmi di ricerca in numerosi settori interdisciplinari, compresi i cambiamenti climatici globali e l’archeologia. Sempre a Sydney è stato anche direttore della Divisione di Fisica presso i Laboratori di Ricerca di Lucas Heights (1996-1999) ed ha coordinato una vasta gamma di ricerche interdisciplinari basate sull’uso degli ioni, dei neutroni e della radiazione di sincrotone. È stato consigliere nucleare presso la Missione Australiana Permanente delle Organizzazioni delle Nazioni Unite a Vienna fra il 1999 e il 2004.
È editore principale della rivista internazionale “Archaeological and Anthropological Sciences” (Springer), oltre ad essere autore e co-autore di oltre 100 pubblicazioni per riviste e conferenze, compresi numerosi libri. (aise)
Vedi anche History News di Gennaio 2013, in allegato.
Fonte: http://www.aise.it, 17 gen 2013