Più di 4000 monete d’epoca romana sono state trovate a Ueken, nel cantone svizzero dell’Argovia. Decisamente curioso il modo in cui i preziosi reperti sono venuti alla luce. A portare allo scoperto il bottino è stata infatti una talpa mentre scavava i cunicoli collegati alla sua tana. Ad accorgersene è stato Alfred Loosli, coltivatore di alberi da frutta, in un giro di perlustrazione del suo terreno.
Loosli mentre osservava l’interno della tana ha scorto dei piccoli dischi di metallo ossidati, notando poi che vi erano sopra dei rilievi. Osservando meglio quelli che sembravano essere solo dei dischetti di metallo, l’uomo ha infatti notato che vi erano delle teste e delle iscrizioni in rilievo.
Rendendosi conto che poteva trattarsi di qualcosa di molto più prezioso di semplice metallo vecchio, il figlio del signor Loosli, ha deciso di chiamare il servizio archeologico cantonale dell’Argovia, sapendo che li vicino si trovava l’antico insediamento di Vindonissa.
Vindonissa era un campo legionario romano, nei pressi della moderna Windisch, in Svizzera. Un campo di grande importanza strategica per la sua posizione alla confluenza del Reuss e dell’Aar, a soli 15 km dal Reno.
Sul luogo sono quinti giunti due esperti del servizio archeologico cantonale, che hanno lavorati per giorni, recuperando in un’area di pochi metri quadrati, circa 4166 monete, per un peso complessivo di 15 chili. Successivamente i reperti sono stati portati in laboratorio per la pulizia, l’analisi e la catalogazione.
L’archeologo cantonale dell’Argovia, Georg Matter, ha affermato che si tratta di monete di epoca romana in lega di rame e argento e sono molto ben conservate. Per questo si ritiene che siano state seppellite poco dopo la realizzazione.
Le monete sono state coniate nel periodo tra il 270 ed il 305 d. C., alcune sono addirittura del tutto sconosciute. Alcune monete sono state rinvenute racchiuse in sacchetti di tela o di pelle. Si stima che il loro valore corrisponda al salario maturato in uno o due anni di lavoro.
Il 300 d. C. fu un periodo di instabilità e declino, altri gruzzoli sono stati trovati nascosti sotto terra, sotterrati per nasconderli ai saccheggiatori. Anche questo piccolo tesoro potrebbe quindi essere stato sepolto dal suo proprietario per metterle al sicuro.
Una volta che le analisi e la catalogazione saranno terminate, le monete verranno esposte al Museo Vindonissa di Brugg, dedicato appunto all’omonimo campo legionario.
Autore: Valeria Magliani
Fonte: https://focustech.it, 4 giu 2019