Un team di ricercatori ha scoperto nella Svezia occidentale, circa 40 petroglifi, disegni su pietra raffiguranti persone, animali e navi, risalenti a circa 2.700 anni fa. La roccia granitica scolpita è ripida e un tempo faceva parte di un’isola, in una posizione che la rendeva visibile solo da una barca o da una piattaforma costruita nel ghiaccio.
Il luogo del ritrovamento è Bohuslän, in un’area dove sono state già scoperte altre incisioni rupestri, come quelle dell’età del bronzo di Tanum, considerate patrimonio culturale universale dall’UNESCO. Il team di scienziati stava cercando petroglifi nell’area quando si sono imbattuti nella roccia, ricoperta di muschio. Durante la pulizia è stato possibile osservare i disegni in questione, ai quali si doveva accedere tramite una piattaforma.
Tra le immagini è possibile identificare navi, figure animali e umane, compresi quelli che sembrano cavalli, date le loro 4 zampe. Il più grande dei petroglifi è lungo 4 metri e rappresenta una nave, mentre la maggior parte delle figure misura da 30 ai 40 centimetri. Sono stati realizzati premendo pietre dure contro la superficie del granito, esponendo uno strato bianco sottostante. Ciò avrebbe reso i glifi molto visibili all’epoca, ma solo dalla terraferma o a bordo di navi di passaggio.
I ricercatori non sono stati in grado di dire esattamente a cosa servissero i segni, ma è probabile che siano stati fatti per delimitare delle proprietà o raccontare una sorta di storia attraverso una narrazione composta da immagini. Alcune delle figure sono ripetute più volte, come carri, carri e figure di animali, e questa, secondo gli specialisti, è una caratteristica comune delle raffigurazioni che riportano una cronologia di eventi. Il sito archeologico con i petroglifi è stato scoperto all’inizio di questo mese di maggio, ma sono ancora in corso ulteriori ricerche.
Autore: Angelo Petrone
Fonte: www.scienzenotizie.it, 2 giu 2023