Una nuova guida del Tci, curata da docenti di Padova e Verona, svela attualità e valenza delle antiche infrastrutture. Ripercorrere le strade consolari romane permette di scoprire le bellezze artistiche e ambientali del Nordest.
Sono passati più di venti secoli e sono ancora in pieno esercizio, come se il tempo non fosse trascorso e la società cambiata. Sono le antiche vie consolari romane. Alcune addirittura portano lo stesso nome, Aurelia, Flaminia, Cassia…, altre hanno dovuto adeguarsi alla mutata geopolitica e sono diventate la Padana superiore, la statale del Brennero, la Serenissima.
Qualcuna per i moderni è invece rimasta un sogno o, meglio, un progetto sulla carta: è il caso dell’autostrada Venezia-Monaco, un tracciato che gli antichi romani invece realizzarono speditamente collegando Altino, l’importante emporio a capo della laguna nord veneta, testa di ponte di molti traffici dal Mediterraneo, con il Danubio, e quindi col terminale dei commerci dal Centro e Nord Europa.
Autore: Graziano Tavan
Cronologia: Arch. Romana