E’ terminata la fase didattica degli scavi archeologici nel cortile nord della Rocca Albornoziana a Spoleto. I lavori, iniziati lo scorso giugno, sotto la direzione scientifica della professoressa Donatella Scortecci, docente di Archeologia Medievale all’Università di Perugia, riporteranno alla luce i resti di un antico edificio religioso.
‘Il comune – ha detto l’assessore alla Cultura Giorgio Flamini – ha sostenuto con forza l’iniziativa. La collaborazione con Soprintendenze, CISAM e Università di Perugia – ha continuato – ha permesso di ottenere risultati importanti sia per le scoperte fatte, sia il recupero ambientale del colle S. Elia”. Flamini ha quindi osservato che gli scavi intorno a quella che è ritenuta essere la chiesa di S. Elia, ”come anche la recente scoperta in loco di una cisterna e di un sistema idraulico ancora in fase di studio, dimostrano in maniera evidente – ha concluso – la straordinaria ricchezza archeologica e la complessità stratigrafica del colle”.
L’area era stata oggetto d’indagine già nel corso degli anni ’80 da parte della soprintendenza Archeologica dell’Umbria. In quella occasione furono parzialmente riportate alla luce strutture di un edificio identificato con la citata chiesa di S. Elia, importante luogo di culto spoletino già noto in un documento dell’XI secolo. Il progetto ha già concluso una prima fase di intervento che prevede la ripulitura di tutta l’area del cortile e del vecchio scavo con conseguente ripristino della fruibilità di tutta la superficie. E’ in fase avanzata anche lo studio e l’inventariazione dei reperti rinvenuti (ceramiche, metalli, monete, vetri e altre tipologie).
I lavori, iniziati lo scorso giugno, riporteranno alla luce i resti di un antico edificio religioso. Il progetto ha già concluso una prima fase di intervento che prevede la ripulitura di tutta l’area del cortile e del vecchio scavo con conseguente ripristino della fruibilità di tutta la superficie.
Le attività riprenderanno a settembre.
Fonte: Adnkronos 10/08/2007
Cronologia: Arch. Medievale