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SPAGNA. Scoperto nel forte romano bassorilievo scolpito da un legionario contro il malocchio.

spagna

Dopo il ritrovamento dell’anfora di fondazione del ‘castellum’ e di numerosi materiali che hanno permesso agli archeologi di determinare più facilmente come fosse la vita nel forte, il sito romano di Tossal de la Cala, continua a produrre scoperte nelle successive fasi di intervento.
Il più rilevante fino ad oggi è la scoperta di “un rilievo di eccezionale significato storico”, come definito in un rapporto dei professori dell’Università di Alicante, Feliciana Sala e Jesús Moratalla, direttori degli scavi che fanno parte del progetto HAR2016. La nuova scoperta è avvenuta nella fortificazione romana di Benidorm, oggi località balneare della famosa Costa Blanca, una zona appartenente alla Comunità autonoma Valenciana, nella Spagna orientale. Piccolo paesino di pescatori fino agli anni ’60, Benidorm è ora una destinazione molto frequentata per le vacanze sul Mediterraneo ed è conosciuta per la vita notturna.
Il fortilizio romano occupava una posizione dominante, su un colle che si affaccia sul mare.
La nuova “acquisizione” è il ritrovamento di un rilievo scolpito sulla roccia più di 2000 anni fa da uno degli abitanti della fortificazione romana. Il bassorilievo è composto da tre elementi riconoscibili: un volto umano, una cornucopia e un fallo. Tutto questo in uno spazio di 57×42 centimetri. Tuttavia, Moratalla e il suo team ritengono che questa scena sarebbe “probabilmente incompleta” poiché manca “il quadrante in alto a destra”. E’ evidente che l’incisione si riferisca a una procedura di tipo rituale contro le forze oscure, per indirizzare la fortuna.
Del resto dobbiamo immaginare cosa dovesse significare la vita del legionario. Con il consenso del Cielo, il gioco di un destino alleato e una buona dose di vento in poppa poteva sperare di non rimanere gravemente ferito o di non ammalarsi gravemente. E di tornare a casa, dopo un lungo periodo. O di essere oggetto di un’assegnazione di un terreno da parte dello Stato.
L’organo eretto proteggeva come una spada. La cornucopia conteneva i doni di abbondanza, da evocare. La figura era probabilmente un dio, forse Mercurio.
L’assessore ai Beni Storici e Culturali, Ana Pellicer, ha riferito che “questo ritrovamento è stato prodotto casualmente sulla collina che funge da sede del ‘castellum’ alla fine di gennaio 2020 dopo un episodio di forti piogge”. Secondo il sindaco, “dal primo momento il team di archeologi ci ha informato che si trattava di un ritrovamento molto rilevante per la sua unicità, poiché non ci sono riferimenti a incisioni e rilievi simili nei territori che Roma un tempo dominava in epoca repubblicana, che è il periodo in cui è censito il forte Tossal”.
Proprio l’eccezionalità del ritrovamento e la necessità di garantirne la tutela ha indotto l’Amministrazione Comunale e l’equipe tecnica di Tossal de la Cala “a gestire questo ritrovamento con la massima discrezione, comunicandolo solo agli organi competenti, come la Direzione Generale dei Beni Culturali del Ministero dell’Istruzione, della Cultura e dello Sport”.

Fonte: www.stilearte.it, 21 mag 2023

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