Palmira, l’incantevole città siriana è caduta nelle mani dei miliziani dello stato islamico che ora controllano la base aerea, la prigione e il quartier generale dell’intelligence della città.
L’annuncio è stato dato anche dai militanti del gruppo Stato islamico su Twitter. Nonostante il trasferimento in altre località di centinaia di statue e reperti del sito siriano per timore di distruzioni da parte dei jihadisti dell’Isis, è stato confermato dall’Unesco che alcuni monumenti dell’antica Palmira sono stati distrutti dalle bombe.
“Tutto ciò che succede oggi a Palmira è molto pericoloso. Sappiamo già che ci sono state delle distruzioni, ci sono delle colonne che sono cadute. C’è stato un bombardamento”, ha dichiarato la direttrice generale dell’Unesco, Irina Bokova. La distruzione del sito archeologico sarebbe “un’enorme perdita per l’umanità – ha aggiunto Bokova – . Palmira è uno straordinario Patrimonio mondiale e un’eventuale distruzione sarebbe non solo un crimine di guerra ma un’enorme perdita per l’umanità”.
Il timore è che i jihadisti di Abu Bakr al-Baghdadi possano commettere a Palmira lo stesso scempio realizzato nei siti archeologici di Hatra e Nimrud in Iraq, dove armati di asce, picconi, bulldozer e kalashnikov hanno distrutto reperti di inestimabile valore.
Ieri il direttore delle Antichità e dei musei siriani, Maamoun Abdulkarim, ha dichiarato che “centinaia e centinaia di statue” erano state portate in luoghi sicuri. Gli Stati Uniti si dicono “profondamente preoccupati” per la conquista di Palmira da parte dell’Is, come ha detto il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, sottolineando come “ci saranno sfide difficili fino a che le forze locali non saranno più forti.”
Fonte: http://www.repubblica.it, 22 maggio 2015
Salviamo PALMIRA
Save Palmyra&Protect World Sites Heritage at war risk with United Nations Military Forces.