Gli studiosi russi dell’Istituto del Patrimonio Cultura, coordinati dall’archeologo Kostantin Chugonov hanno individuato e scavato nella Repubblica siberiana di Tuva, stato membro della Federazione russa, un kurgan del VI-V secolo a.C. intatto. Il kurgan è un antico tumulo funebre reale, molto comune tra le tribù nomadi che popolavano le steppe russe. L’eccezionalità della scoperta sta nel fatto che i kurgan esplorati finora sono sempre stati trovati saccheggiati del tutto o in parte, mentre questo ha permesso di osservare la disposizione degli oggetti e di ricostruire il rituale funebre dell’inumazione, grazie allo studio condotto per tre anni con una videocamera, prima dello scavo vero e proprio. Il tumulo (ottanta metri di diametro per due metri di altezza) ha restituito circa 5mila oggetti, in gran parte piccoli manufatti di gioielleria (orecchini, pendenti e collane) destinati ad adornare uomini e donne, presumibilmente di rango reale. Tra i vari pezzi recuperati vi sono monili in ferro, turchese e ambra, ma anche in oro. I gioielli hanno per lo più incisioni zoomorfe: un vero e proprio bestiario in cui è possibile riconoscere tutti gli animali che abitavano le terre degli Sciti, dalle pantere ai leoni, dai cammelli alle renne. I reperti si trovano oggi all’Ermitage per la catalogazione e il restauro e lì rimarranno fino a quando le autorità di Tuva non faranno costruire un museo in grado di ospitarli in modo adeguato. La legislazione della Federazione russa prevede infatti che gli oggetti siano esposti nel luogo del loro rinvenimento se le autorità locali offrono condizioni adeguate.
Fonte: Il Giornale dell’Arte
Autore: John Varoli
SIBERIA: SCOPERTO UN KURGAN INTATTO
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