Continua la campagna di ricerca archeologica su Semifonte (FI), la città medievale rasa al suolo da Firenze nel 1202.
Il progetto, avviato due anni fa, ha preso il via dalla volontà delle istituzioni e delle comunità locali di investire sulla ricerca e sulla valorizzazione del proprio patrimonio culturale. L’iniziativa è così entrata a fare parte, per opera della Cattedra di Archeologia Medievale dell’Università di Firenze, di un accordo internazionale con l’Istituto per le Tecnologie applicate ai Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma e l’Istituto di Archeologia dell’Accademia Polacca delle Scienze di Varsavia. Pertanto, lo studio ha portato a una collaborazione che vede lavorare un unico team in parallelo su due siti: Semifonte e Sandomierz, città polacca che in modo analogo, fu rasa al suolo dai Mongoli, tra il 1241 e il 1260.
La ricerca impiega inoltre 15 studenti di Archeologia Medievale dell’Università di Firenze e una studentessa di Archeologia della King al-Hussein Bin Talal University di Ma’an, in Giordania. Il gruppo, oltre ad affiancare gli esperti si occupa di archeologia leggera, operando con letture stratigrafiche delle numerose case-torri di Semifonte, allo scopo di determinarne la cronologia, le tecniche costruttive e i materiali impiegati.
La forza del progetto sta nel lavoro di squadra tra esperti di più enti e di diverse discipline, con l’obiettivo di giungere all’eventuale fase di scavo archeologico con il maggior numero di informazioni possibili. A partire dal prossimo anno verranno prospettati i primi risultati dell’indagine, rivelando il profilo di Semifonte, le sue radici, il suo valore, il suo ruolo di città vigorosa e fragile nel corso della storia.
Fonte: www.qaeditoria.it