Come era successo per la città di Derinkuyu, scoperta casualmente da un uomo che aveva abbattuto i muri della sua casa per ristrutturarla, anche la città di cui vi parliamo oggi, Skara Brae, è stata trovata per caso, essendo rimasta sommersa per anni sotto sedimenti terrosi che ne celavano l’esistenza. Il suo ritrovamento è avvenuto per caso nel 1850, ad opera di un agricoltore scozzese che si trovava nella zona dopo una tempesta.
Nel 1850 una forte tempesta colpì le isole Orcadi, un arcipelago situato al Nord della Scozia, disseppellendo le costruzioni di un insediamento neolitico.
Il villaggio aveva più di 5000 anni ed era chiamato Skara Brae. Poiché era rimasto coperto per anni da sedimenti terrosi, le costruzioni erano in buono stato, il che ha permesso agli archeologi di scoprire numerose informazioni sulla vita dei suoi abitanti.
Il sito è stato datato al 3100 a.C. e pare sia stato abitato fino al 2500 a.C., fino a quando gli abitanti furono costretti ad abbandonare il villaggio in gran fretta, presumibilmente per fuggire da una tempesta simile a quella che lo ha disseppellito nel 1850.
Il villaggio era abitato da non più di un centinaio di persone. Le case erano arredate in pietra e complete di letti, armadi, sedie e ripostigli. Un sofisticato sistema di drenaggio permetteva l’esistenza di una grezza forma di bagno.
Gli abitanti erano agricoltori e pescatori, oltre ad essere degli ottimi artigiani, in grado di lavorare ossa, pietre e di realizzare terrecotte finemente decorate.
Skara Brae era un villaggio familiare, in cui le case erano tutte arredate nello stesso modo, il che lascia pensare che non vi fossero capi e che tutti vivessero in condizioni di uguaglianza.
In media le case misuravano 40 mq ed al centro presentavano un forno per cucinare e riscaldare. Sull’isola crescevano pochi alberi, perciò gli abitanti usavano i resti delle mareggiate e le ossa di balena, con l’aggiunta di zolle erbose, per costruire il tetto delle proprie abitazioni.
Il villaggio si affaccia su una bellissima spiaggia, la Bay of Skaill.
Nel 1999 il sito, che se vi trovate in Scozia vi consigliamo di visitare, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità.
Autore: Marco Renzi
Fonte: www.curioctopus.it, 18 apr 2016