Restauro delle fortificazioni e delle opere militari, recupero sistematico dei soldati caduti nel corso della Grande Guerra, turismo discreto e rispettoso della sacralità dei luoghi: un progetto che prestissimo prenderà corpo. In estate saranno appaltate anche le opere per il recupero della strada delle 52 gallerie.
Tutte queste iniziative sono state presentate nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla comunità montana Leogra-Timonchio che, con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Alpini della sezione di Vicenza e la Provincia di Vicenza, ha dato vita ai “Percorsi della memoria”:
due incontri sull’archeologia della Grande Guerra sul monte Pasubio, sui progetti di recupero delle opere di fortificazione e sull’ecomuseo delle Prealpi Vicentine. Il primo appuntamento si è tenuto il 15 aprile al teatro Arcobaleno di Torrebelvicino, il secondo a Valli Del Pasubio il 6 maggio.
Tra le prospettive anche un “portale di valle” che darà informazioni storiche e turistiche ai visitatori. Proprio in questo territorio, ricco di opere militari, è in corso di attivazione il progetto per la realizzazione di un ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi vicentine in cui la comunità montana Leogra-Timonchio svolge il ruolo di capofila tra le altre comunità vicine.
“Il progetto -ha affermato il presidente della Leogra-Timonchio, Pietro Collareda- non è solo dedicato al restauro e al ripristino delle infrastrutture e dei manufatti militari, ma interviene con un più generale programma di valorizzazione e comunicazione volto alla realizzazione di un vero e proprio museo diffuso in una zona bella dal punto di vista della natura e interessante per il materiale storico. Oltre alla sistemazione della strada delle 52 gallerie, il progetto prevede anche quella del parcheggio dell’ex cimitero austroungarico di Laghi e la trasformazione della biblioteca di Recoaro e delle ex scuole di Fusine di Posina in centri museali per la documentazione”.
Contemporaneamente alla realizzazione degli interventi previsti nel progetto dell’ecomuseo, grazie alla legge 78 del 2001 denominata “Tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale”, si sta intervenedo nel recupero e nella salvaguardia di alcune delle opere più significative presenti nel territorio, soprattutto nella zona del Pasubio, del Novegno e del Priaforà con riferimento alle fortificazioni. Nel corso della conferenza stampa si è parlato, in particolare, della polveriera di forte Rivon, di forte Maso e di forte Enna che verranno inseriti nei percorsi storici dopo un intervento di sistemazione e di messa in sicurezza.
Fonte: Il Gazzettino on-line 24/04/05
Autore: Fiorì Palmeri