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SAVONA. Scoperta un’epigrafe romana nell’area dell’antica cattedrale sul Priamar.

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Lo scavo archeologico nell’area dell’antica cattedrale sul Priamar, ormai prossimo alla chiusura, ha portato alla luce un ritrovamento di grande valore storico: un’epigrafe funeraria di età imperiale romana (II sec. d.C.). Si tratta della prima iscrizione romana mai rinvenuta a Savona, una scoperta che conferma il profondo legame della città con Roma già in quell’epoca.
L’epigrafe sarà presto esposta al Civico Museo Archeologico di Savona (Màr), arricchendo il patrimonio cittadino.
La scoperta è stata presentata durante una conferenza stampa alla presenza dell’Assessore alla Cultura Nicoletta Negro, della direttrice dei Musei Civici Valentina Frascarolo e dello staff scientifico del Màr.
“Questi risultati confermano il percorso di valorizzazione del Priamar, che vogliamo trasformare in un polo di ricerca e innovazione”, ha dichiarato l’Assessore Negro. La direttrice Frascarolo ha aggiunto: “La ricerca scientifica è fondamentale per un museo, soprattutto per il nostro, che opera direttamente sugli scavi del Priamar”.

L’indagine archeologica è stata condotta dall’Istituto Internazionale degli Studi Liguri, con un’équipe di archeologi e studenti di vari atenei italiani, sotto la direzione del professor Franco Varaldo.
Oltre all’epigrafe, sono emersi altri ritrovamenti significativi: strutture bassomedievali legate alla Cattedrale trecentesca, resti di un sepolcreto romanico ed un edificio di epoca bizantina (VI-VII secolo), testimonianza della lunga frequentazione dell’area.
L’epigrafe, una lapide funeraria, riporta la dedica di Marcus Aemilius Placidus al padre, e sembra collegata ad un antico insediamento romano o a una villa situata sul Priamar, con vista sulla vicina Vada Sabatia.

Il 2024 ha segnato un anno di grande successo per il Màr, con 13.308 visitatori provenienti da 92 Paesi, in aumento rispetto ai 12.376 del 2023 e ai 6.241 del 2022.
Il museo, aperto dal martedì alla domenica, ha implementato visite guidate alla cella di Mazzini, oltre ai percorsi già esistenti tra Museo, Complesso Monumentale e sotterranei.
Il visitatore è accolto da personale altamente qualificato, con laurea magistrale e specializzazione, ed in grado di fornire informazioni in più lingue (francese, inglese, spagnolo e tedesco).
La visita si svolge attraverso un QR code interattivo, strutturato in 21 punti informativi, tradotti in otto lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, russo e cinese).

Fonte: www.savonanews.it 21 feb 2025

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