Si ergeva imponente extra moenia lungo l’antica strada d’accesso alla città, di fronte al Mausoleo di Rufus e a fianco del monumento “gemello” del figlio Oculatio, rimasto incompiuto.
Il monumento funerario di Aulo Murcio Obulacco, risalente al I sec.a.C., era stato rinvenuto crollato nel 1927 nella necropoli di Pian di Bezzo, alle porte di Sarsina.
Dopo un primo restauro dei pezzi, era stato interamente ricostruito nel ’39 nel Parco delle Rimembranze a ricordo dei Caduti di tutte le guerre e lì si trova tuttora, sulla Strada Nazionale forse erede del tracciato dell’antica via romana, sentinella silente che accoglie chi arriva nella città dell’Appennino forlivese.
Esposto per 75 anni al degrado degli agenti atmosferici, il monumento alto quasi 9 metri è stato oggetto di un complesso intervento di pulizia, consolidamento e restauro, e domenica 7 dicembre 2014, in occasione della Giornata Nazionale dell’archeologia, del patrimonio artistico e del restauro promossa dal MiBACT, sarà restituito in tutto il suo splendore alla cittadinanza sarsinate e al mondo.
Il restauro del mausoleo di Obulacco ha fornito il pretesto per parlare dell’intera Necropoli di Pian di Bezzo, cui la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna dedica la mostra “Il monumento di Obulacco dalla scoperta ad oggi” e l’intero riallestimento della Sala B al primo piano del Museo Archeologico Nazionale di Sarsina, con la ricomposizione dei corredi funerari rinvenuti nelle tombe delle campagne di scavo degli anni ’30 e l’esposizione ex novo di quelli degli scavi degli anni Ottanta tra cui una strepitosa applique in bronzo raffigurante il mito di Europa sul toro.
L’appuntamento è al Parco delle Rimembranze di Sarsina dove alle ore 15 sarà presentato il restauro del Mausoleo di Obulacco seguito da visite guidate.
Alle ore 16, al Museo Archeologico Nazionale (via Cesio Sabino 39) sarà inaugurata la mostra “Il monumento di Obulacco dalla scoperta ad oggi” costituita dai disegni ricostruttivi realizzati da Traiano Finamore durante gli scavi condotti a Sarsina tra gli anni ’20 e gli anni ’30 sotto la direzione di Salvatore Aurigemma. L’esposizione, corredata da pannelli illustrativi dello scavo, del restauro e della valorizzazione del monumento, resterà aperta fino al 31 agosto 2015.
Infine, alle ore 17, sarà inaugurato il nuovo allestimento della Sala B del museo dedicata ai corredi funerari recuperati nella necropoli di Pian di Bezzo, alcuni dei quali esposti per la prima volta.
Info:
Domenica 7 dicembre 2014, dalle ore 15,
Obulacco e la sua strada: monumenti e corredi dalla necropoli romana di Pian di Bezzo – Museo Archeologico Nazionale – Via Cesio Sabino n. 39 – Sarsina (FC)
Il 7 dicembre aperto dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 19 con ingresso gratuito
info 0547.94641
http://www.archeobologna.beniculturali.it/sarsina/obulacco.htm