Sensazionale scoperta avvenuta a poche miglia dalla costa della città di Gallura. Si tratta di un relitto di una nave risalente al periodo romano. L’imbarcazione è lunga ben 18 metri e larga 7 metri ed era una nave adibita al trasporto di laterizi.
La scoperta è stata opera della Polizia di Stato di Sassari e dei tecnici della Soprintendenza Archeologica della Sardegna, i quali ritengono che la nave dovesse approdare nella Sardegna occidentale, altri invece pensano che la reale destinazione dell’imbarcazione era la Spagna.
I poliziotti del Nucleo Sommozzatori, a meno cinquanta metri di profondità, hanno rinvenuto un relitto di età romana che per il suo carico e il suo posizionamento sui fondali del mare, rappresenta un unicum dal grande valore scientifico. L’eccezionalità del ritrovamento attiene allo stato di conservazione del carico che risulta intatto e ad oggi stivato come al momento della partenza. Pare pertanto che la nave sia affondata con un semplice movimento verticale dalla superficie fino al fondale.
«Si tratta di un vero e proprio tesoro – dice Rubens D’Oriano, responsabile della Soprintendenza dei beni archeologici della Sardegna –. I materiali sono conservati al meglio e hanno un valore didattico enorme. All’interno ci sono pile di tegole e coppi che servivano per la copertura dei tetti. Siamo davvero molto felici di questa scoperta».
Resta stupefatto anche Corrado Azzali, che con il suo Orso diving di Poltu Quatu, compie ricerche di relitti nei fondali marini e che ha già rinvenute alcune navi della Seconda guerra mondiale.
Fonte: www.quotidianoarte.it , 23 giugno 2015