Scavi archeologici sul Titano: ritrovata in agosto una fornace risalente al primo secolo avanti Cristo. L’importante scoperta è stata fatta a Domagnano, in località Paradiso, poco distante dai resti della villa urbano rustica romana di età gota ritrovata tra il ’98 e il 2000.
A valle della villa, nel corso di un controllo preventivo eseguito ad agosto sul terreno sul quale stava per essere impiantata una vigna, la sezione archeologica dei musei di stato – guidata da Paola Bigi – ha appunto ritrovato i resti dell’antica fornace. Di più: nel riempimento della camera di combustione sono stati rinvenuti scarti di tegole e coppi, e anche alcuni scarti di pesi da telaio con una faccia decorata da una figura femminile stilizzata.
I pesi venivano usati per tenere tirato l’ordito, mentre le donne tessevano. Due esemplari frammentari di tali pesi – ora esposti al Museo di Stato – erano stati rinvenuti anche in una buca di scarico della villa di Domagnano, in livelli databili appunto all’età repubblicana.
«Data la vicinanza col sito archeologico, quando ci hanno comunicato che nei pressi doveva essere messa a dimora una vigna, abbiamo condotto i normali scavi preventivi – fa sapere la responsabile Bigi -: nella zona dello scasso agricolo, non abbiamo ritrovato evidenze archeologiche, ma ciò ci ha permesso di guardarci attorno. Poco più a monte, abbiamo ritrovato i resti della fornace addetta alla produzione di laterizia e di certo connessa alla vita della villa di Domagnano».
A valle della villa, nel corso di un controllo preventivo eseguito ad agosto sul terreno sul quale stava per essere impiantata una vigna, la sezione archeologica dei musei di stato – guidata da Paola Bigi – ha appunto ritrovato i resti dell’antica fornace. Di più: nel riempimento della camera di combustione sono stati rinvenuti scarti di tegole e coppi, e anche alcuni scarti di pesi da telaio con una faccia decorata da una figura femminile stilizzata.
I pesi venivano usati per tenere tirato l’ordito, mentre le donne tessevano. Due esemplari frammentari di tali pesi – ora esposti al Museo di Stato – erano stati rinvenuti anche in una buca di scarico della villa di Domagnano, in livelli databili appunto all’età repubblicana.
«Data la vicinanza col sito archeologico, quando ci hanno comunicato che nei pressi doveva essere messa a dimora una vigna, abbiamo condotto i normali scavi preventivi – fa sapere la responsabile Bigi -: nella zona dello scasso agricolo, non abbiamo ritrovato evidenze archeologiche, ma ciò ci ha permesso di guardarci attorno. Poco più a monte, abbiamo ritrovato i resti della fornace addetta alla produzione di laterizia e di certo connessa alla vita della villa di Domagnano».
Fonte: www.libertas.sm, 05/09/2011