Un lavoro di squadra tra la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Milano, l’associazione Italia Nostra Milano sud est e il Comune.
È andato in scena la scorsa settimana per il recupero dell’ara di Monticello, reperto archeologico la cui presenza è stata documentata per la prima volta nel libro San Donato, cenni storici di Luciano Previato, edito nel 1972.
Alberto Bacchetta, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Milano diretta dall’arch. Antonella Ranaldi, e Annalisa Maiorano, archeologa della società Pandora Archeologia s.r.l. incaricata dalla stessa Soprintendenza, insieme ai volontari di Italia Nostra, Cristiana Amoruso e Maurizio Bramini, e agli operai del servizio comunale Prontocittà hanno prelevato in località Monticello un’ara di epoca romana, probabilmente a destinazione funeraria, in ghiandone (materiale solitamente trasportato per via fluviale dall’Alto Lario) di circa un metro d’altezza, conservante resti di un’iscrizione incisa sul lato frontale.
Il manufatto, riposto in sicurezza in uno dei depositi dell’Ente ministeriale – ai sensi dell’art. 91 del Codice dei Beni Culturali, che sancisce la proprietà statale dei beni archeologici rinvenuti – sarà sottoposto, dopo una pulizia accurata, a un’analisi approfondita che includerà lo studio dell’iscrizione da parte di un epigrafista.
«In attesa di conoscere i risultati degli approfondimenti degli archeologi – ha commentato il Sindaco Andrea Checchi, presente all’intervento di recupero – come Amministrazione ci confronteremo con la Soprintendenza per valorizzare questo importante reperto affinché possa essere ammirato da tutti i cittadini del Sud Est Milano quale testimonianza della nostra storia più remota».
Fonte: www.7giorni.info, 22 giu 2019