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ROMA. Villa di Plinio, ecco come risplenderà.

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Si assottiglia, giorno dopo giorno, la superficie dei mosaici della villa di Plinio il giovane, nel cuore della pineta di Castel Fusano, a due passi da Ostia. Lo sprovveduto curioso di passaggio o il turista maleducato in visita, favoriti dalla mancata sorveglianza del sito, portano via un personale souvenir: basta chinarsi e tirar via una tessera, meglio due, così è possibile entrare in possesso di un pezzo bianco ed uno nero ed il gioco è fatto. Si tratta di una villa importante i cui resti sono stati portati alla luce a partire dai primi anni del 1700. Già dal primo scavo, effettuato dal marchese Sacchetti, la Villa è stata identificata con quella che Plinio il Giovane descrive all’amico Gallo in una nota lettera. La villa era in riva al mare, a due passi dalla città di Ostia antica e da Porto.

Un ambiente signorile, ricco di mosaici di cui restano dei lembi nel pavimento del triclinio, mentre il più grande e meglio conservato si trova nell’apodyterium, l’ingresso-spogliatoio della villa: al centro è rappresentato Nettuno con il tridente sul carro trainato da due ippocampi in corsa. Immediatamente al di sotto del carro è una nereide e sul lato opposto sono conservate due figure prive delle gambe: un suonatore di flauto e una danzatrice con il sistro, uno strumento musicale di origine egiziana. Negli ultimi dieci anni, la villa è stata al centro di indagini per i riti satanici, testimoniati dal rinvenimento di macabri resti di animali sacrificati. Diverse sono state le iniziative per salvaguardare l’area: dall’istallazione di videocamere, alla presenza di volontari. Paliativi.

Ora la Soprintendenza ha predisposto un progetto che prevede: «il completamento dello scavo archeologico, il restauro dei paramenti murari, il consolidamento dei mosaici, il completamento della recinzione dell’area monumentale, includendo tutte le nuove aree scoperte dallo scavo, la creazione di percorsi di visita e l’allestimento di pannelli didattici».

Il piano di recupero ben si coniuga con il recente provvedimento emanato dal Comune di Roma sul decentramento amministrativo, già concesso al XIII Municipio e la nascita del secondo Polo turistico a cui farà capo proprio Ostia. «Il nostro territorio – ha detto il presidente Giacomo Vizzani – ha delle peculiarità archeologiche di grande valore storico artistico, basta citare Ostia antica, Porto, la via Severiana e la Villa di Plinio. Proprio su quest’ultimo sito, il nostro municipio, grazie al lavoro della commissione presieduta dalla signora Monica Picca, ha già preso degli accordi di massima con la Sovrintendenza. L’accordo prevede che nei prossimi mesi la Villa passerà di competenza al XIII municipio e noi ci impegniamo a fare tutto il necessario per valorizzare il sito. I finanziamenti verranno dai fondi di Roma Capitale e dal Polo turistico romano. Così Ostia intera entrerà nel grande circuito turistico culturale come merita».

 

Autore: Sergio Silva

Fonte: Il Tempo, 07/01/2010

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