Un ambiente ipogeo, sotterraneo, con un sarcofago in tufo associato a quello che sembra essere stato un altare. E’ la nuova straordinaria scoperta fatta a Roma, all’interno del Foro Romano, accanto al complesso della Curia-Comizio. Lo annuncia il direttore del parco, Alfonsina Russo.
Il ritrovamento, anticipano dal Parco Archeologico del Colosseo, è avvenuto nell’ambito delle indagini archeologiche programmate e a distanza di circa un anno dall’avvio degli studi sulla documentazione prodotta da Giacomo Boni all’inizio del ‘900, che aveva consentito di ipotizzare la presenza nel Foro Romano, a pochi metri dal Lapis Niger e dal Comizio, di un heroon dedicato al culto del fondatore della città di Roma.
Il sarcofago, realizzato con il tufo del Campidoglio, misura circa 1,40 metri di lunghezza e dovrebbe risalire al VI sec. a.C.
“Il contesto – spiegano dal Parco Archeologico del Colosseo – ubicato al di sotto della scalinata di accesso alla Curia, realizzata negli anni ’30 del secolo scorso da Alfonso Bartoli, risulta evidentemente preservato per il suo stesso significato simbolico dalla sovrastante Curia e coincide con quello che le fonti tramandano essere il punto post rostra (dietro i Rostra repubblicani) dove si colloca il luogo stesso della sepoltura di Romolo (secondo la lettura di un passo di Varrone da parte degli Scoliasti di Orazio, Epod. XVI)”.
Non è un caso, fanno notare gli esperti, “che in asse con l’ambiente sotterraneo si trovi il Lapis Niger, la pietra nera indicata come luogo funesto perché correlato alla morte di Romolo”.
Fonte: www.roma.repubblica.it, 17 feb 2020