La riserva naturale della Marcigliana, che si estende su 5mila ettari tra Salaria e Nomentana, comprendendo l’area archeologica di Crustumerium (citata da Tito Livio e Dionigi di Alicarnasso), è da mesi una discarica a cielo aperto.
L’area archeologica è sbarrata da montagne di rifiuti, calcinacci frigoriferi e water che compromettono la vegetazione della riserva «protetta» dove querce, robinie e carpini sono stati già in parte divelti.
L’area archeologica è sbarrata da montagne di rifiuti, calcinacci frigoriferi e water che compromettono la vegetazione della riserva «protetta» dove querce, robinie e carpini sono stati già in parte divelti.
Autore: Tina Lepri
Fonte: Il Giornale dell’Arte on line, 04/11/2010