E’ l’opera etrusca più famosa al mondo ma il taglio dei fondi per i restauri la sta mettendo a rischio. Francesca Boitani, direttrice del Museo nazionale etrusco di Villa Giulia di Roma, lancia l’allarme per il Sarcofago degli sposi dalle colonna del settimanale Avvenimenti in edicola oggi. “Il mio — dice – è un vero e proprio Sos”.
Nel 2002 il museo ha commissionato uno studio sul sarcofago del VI secolo avanti Cristo e il risultato è che l’opera – rinvenuta nel 1881 nella Necropoli di Cerveteri — ha bisogno urgente di un intervento di recupero per la sostituzione dei vecchi sostegni che, a più di un secolo, stanno mettendo a repentaglio la sua tenuta statica.
E le crepe sono già visibili e documentate fotograficamente su Avvenimenti. “Noi – spiega Francesca Boitani — stiamo lavorando su due ipotesi di restauro. La prima, più radicale, prevede lo smontaggio dei 400 frammenti e il loro riassemblamento in maniera più corretta; la seconda opzione si concentra invece sulla gabbia metallica”.
Ma negli ultimi anni il ministro Urbani ha di fatto tagliato i fondi per i restauri straordinari e di particolare rilievo storico – artistico sperando nell’intervento di sponsor privati. “Per il restauro del Sarcofago sono due anni che sto cercando uno sponsor. Ho avuto contatti con numerose fondazioni bancarie – rivela Boitani — ma finora non ho avuto risposte. Negli ultimi due anni la Sovrintendenza per l’Etruria meridionale, da cui Villa Giulia dipende, ha ricevuto 200mila euro l’anno per gli interventi ordinari di nove musei”. La stessa cifra che occorre per restaurare il solo Sarcofago degli sposi.
Fonte: Europa 22/04/05
Autore: Marco Romani
Cronologia: Arch. Italica