L’Ara Pacis rappresenta uno degli esempi più alti dell’arte classica. La sua costruzione venne decretata dal Senato romano nel 13 a.C. per onorare il ritorno di Augusto dalle Province della Gallia e della Spagna, dove l’imperatore aveva consolidato il potere di Roma e suo personale, aperto nuove strade, fondato nuove colonie.
L’altare venne edificato lungo la via Flaminia, al confine del Campo Marzio settentrionale, ma la natura alluvionale dell’area e le inondazioni del Tevere, depositando strati di limo sull’area, determinarono ben presto l’interramento dell’Ara, di cui si perse completamente memoria.
La ricostruzione del monumento fu decisa in vista della ricorrenza, nel 1937/38, del bimillenario della nascita di Augusto. Essa era stata realizzata all’interno del padiglione di via di Ripetta, edificato in tutta fretta. Sistemata sul Lungotevere, l’Ara Pacis ha rischiato di essere compromessa dall’inadeguatezza del suo contenitore, che non poteva isolarla dal traffico, dai gas di scarico, dal surriscaldamento, dall’umidità in risalita ed infine dalle polveri che si depositavano sui suoi marmi e sugli intonaci.
Il nuovo complesso è stato infatti progettato nell’ottica delle più avanzate misure di tutela e di conservazione del monumento.
Alla sua presentazione vi sono stati commenti di plauso ed anche di dissenso sulle soluzioni adottate. Tuttavia, siccome il monumento fa parte di un progetto complessivo di riorganizzazione dell’area, del Mausoleo, di Piazza Augusto Imperatore e del lungotevere, è bene attendere l’intera realizzazione per valutare in un senso o nell’altro quanto verrà proposto ai cittadini ed ai turisti. Infatti l’opera sarà completata con una vasta area d’affaccio sul Tevere, con il traffico in galleria, e ad una zona importante della città, finora sconciata dal piccone degli smembramenti.
Unica osservazione che mi sento ora di esprimere è l’accesso della luce attraverso le vetrate coperte da fascioni protettivi che impediscono una visibilità nitida e non disturbata (vedi immagine).
Ogni altra informazione può essere acquisita nel sito internet http://www.arapacis.it
Autore: Feliciano Della Mora
Cronologia: Arch. Romana