Dopo il clamore suscitato dalla scoperta del cosiddetto “Lupercale“, la mitica grotta dove vennero allevati Romolo e Remo, altre ipotesi e altri commenti si sono susseguiti in questi giorni. Il tutto è partito dall’analisi di una antica basilica che rimane esattamente sul colle Palatino, al di sopra della grotta del Lupercale. Gli archeologi Carandini e Bottini si sono sentiti in dovere di avanzare delle ipotesi fatte presenti ai giornalisti durante un incontro avvenuto in questi giorni. Se ne fa portavoce l’inviato di Canadian Press, un notiziario online di grande prestigio. La storia del Lupercale sembra non avere ancora una fine.
Intorno al LUPERCALE ancora non si placano i commenti e le notizie che si susseguono senza posa a livello nazionale e internazionale. Le ultime provengono da Canadian Press che ci fornisce una serie di dettagli sul sito che riguarda da vicino il Lupercale, ossia il colle Palatino. Ed ecco la novità, che non ha nulla di sorprendente, intendiamoci, ma aggiunge un tocco di colore alla leggenda del Lupercale, creando un intreccio, o meglio un collegamento fra il Lupercale stesso ed un altro sito , la Basilica di Santa Anastasia fatta erigere dallo stesso Costantino. Secondo varie testimonianze, in questa antica basilica sarebbe stata celebrata la prima messa di natale, quasi a voler sancire la sacralità della nuova era che stava per iniziare, cioè l’era cristiana, ricollegandosi a quella pagana dei fondatori di Roma, Romolo e Remo, senza rinnegarla, però. Quindi la vicinanza della basilica non sarebbe del tutto casuale.
Ma seguiamo il discorso riportato dalla Canadian Press per renderci conto delle nuove ipotesi che sono emerse in questi ultimi giorni, ponendo la nostra attenzione sui passaggi più importanti dell’articolo redatto in inglese, che si sofferma alquanto sulla storia di Costantino e sulla svolta storica legata alla sua ascesa al potere, in particolare con la diffusione del Cristianesimo.
Ecco cosa dice l’articolo:
A few metres from the grotto, or “Lupercale,” the Emperor Constantine built the Basilica of St. Anastasia, where some believe Christmas was first celebrated on Dec. 25.
Constantine ended the frequent waves of anti-Christian persecutions in the Roman empire by making Christianity a lawful religion in 313. He played a key role in unifying the beliefs and practices of the early followers of Jesus.
In 325, he convened the Council of Nicaea, which fixed the dates of important Christian festivals. It opted to mark Christmas, then celebrated at varying dates, on Dec. 25 to coincide with the Roman festival celebrating the birth of the sun god, Andrea Carandini, a professor of archeology at Rome’s La Sapienza University, told reporters Friday.
Che tradotto dice così:
A pochi metri dalla grotta, ovvero il “Lupercale”, l’imperatore Costantino costruì la basilica di Santa Anastasia, dove si ritiene che fu celebrato il primo Natale nel giorno 35 Dicembre.
Costantino pose fine alle frequenti ondate di persecuzioni anti-cristiane nell’impero romano rendendo il Cristianesimo una religione legale nell’anno 313. Egli giocò un ruolo importantissimo nell’unificare le credenze e le pratiche dei primi seguaci di Gesù.
Nel 325 egli convocò il Concilio di Nicea, il quale fissò le date delle più importanti festività cristiane. Questo decise di segnare il Natale, che veniva celebrato in date diverse, fissandolo al 25 dicembre in maniera da farlo coincidere con la festa tipicamente romana che celebrava la nascita del dio Sole. E’ quanto ha esposto venerdi il prof. Carandini, docente di archeologia all’Università La Sapienza di Roma, in un incontro con i giornalisti.
Ed ancora:
The Basilica of St. Anastasia was built as soon as a year after the Nicaean Council. It probably was where Christmas was first marked on Dec. 25, part of broader efforts to link pagan practices to Christian celebrations in the early days of the new religion, Carandini said.
“The church was built to Christianize these pagan places of worship,” he said. “It was normal to put a church near these places to try to ‘save’ them.”
La Basilica di Santa Anastasia fu costruita l’anno successivo al Concilio di Nicea. E’ probabile che qui il Natale fu fissato per la prima volta al 25 Dicembre, come parte di sforzi più ampi di collegare le pratiche pagane alle celebrazioni cristiane nei primi tempi della nuova religione, a quanto sostiene Carandini.
“La chiesa fu fatta costruire per cristianizzare questi luoghi pagani di culto,” egli continua. “Fu un fatto del tutto normale erigere una chiesa nei pressi di questi luoghi per cercare di ‘salvarli’.”
Rome’s archeological superintendent Angelo Bottini, who did not take part in Carandini’s research, said that hypothesis was “evocative and coherent” and “helps us understand the mechanisms of the passage from paganism to Christianity.”
Bottini and Carandini both said future digs could bolster the link between the shrine and the church if structures belonging to the “Lupercale” are found directly below the basilica.
Angelo Bottini, soprintendente archeologico di Roma, il quale non ha preso parte alla ricerca di Carandini, ha dichiarato che tale ipotesi era ‘evocativa e coerente’ e “ci aiuta a capire i meccanismi del passaggio dal paganesimo al Cristianesimo.” Bottini e Carandini hanno dichiarato che gli scavi futuri potrebbero creare confusione nella connessione fra le ceneri antiche e la chiesa nel caso in cui strutture appartenenti al “Lupercale” fossero trovate direttamente al di sotto della Basilica.
The Basilica St. Anastasia was the first church to rise not on the ancient city’s outskirts, but on the Palatine Hill, the palatial centre of power and religion in imperial Rome, Carandini said. Though little known today, at the time of Constantine it was one of the most important basilicas for Christians in Rome, he said.
La Basilica di Santa Anastasia fu la prima chiesa a sorgere non nei sobborghi dell’antica città, ma sul Colle Palatino, sede centrale del potere e della religione nella Roma imperiale. Sebbene oggi sia poco conosciuta, al tempo di Costantino essa era la basilica più importante per i Cristiani a Roma, a quanto afferma Carandini.
Though some experts have expressed doubts that the grotto is in fact the mythological nursery of Romulus and Remus, most archeologists believe the shrine fits the descriptions found in ancient texts, and plans are being drawn up to excavate the structure further.
In conclusione, sebbene molti esperti abbiano espresso dubbi sul fatto che la grotta sia davvero l’ambiente mitologico dove vennero allevati Romolo e Remo, molti archeologi ritengono che i resti si adattano alle descrizioni trovate nei testi antichi, e sono in corso dei piani di scavo ulteriore della struttura esistente.
Avremo dunque la storia infinita del Lupercale?
Fonte: superEva Notizie 15/01/2008
Cronologia: Arch. Romana