“Con il Getty siamo arrivati al punto, all’ultimo capitolo: o c’è d’accordo, con la restituzione di tutte le opere richieste dall’Italia, o sarà rottura”.
Il Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli è stato perentorio, ieri, nel fare il punto sul braccio di ferro con il Paul Getty Museum di Los Angeles. E ribadisce che l’Italia vuole tutto, anche il Lisippo e la Venere di Morgantina, mentre annuncia che a favore della proprietà italiana del Lisippo c’è ora anche il parere dell’Avvocatura dello Stato.
“Noi abbiamo documentato che queste opere sono state rubate, trafugate, esportate clandestinamente e sono state poi acquisite dal Getty – ha detto Rutelli – Per mesi abbiamo negoziato con grande pazienza. Ora è arrivato il punto. Le opere rubate all’Italia devono essere restituite”. Un accordo che renda solo una parte delle opere, ha ribadito il Minstro, “non sarebbe un accordo, sarebbe una decisione unilaterale che il governo italiano non può accettare. Loro possono decidere di tenerle ma si troverebbero ad affrontare una reazione molto forte del nostro Ministero”.
Da Los Angeles, i portavoce del Paul Getty Museum rispediscono al mittente le pretese. Getty non restituisce il Lisippo l'”Italia non ha diritto al capolavoro” Il Lisippo, la statua bronzea d’atleta, non tornerà in Italia. E, irremovibile il museo fa sapere: “E’ un tentativo di ravvivare una pretesa sulla statua che è stata risolta decenni fa dai tribunali italiani”. Come già dichiarato dal Direttore Michael Brand, c’è la disponibilità del museo a far tornare in Italia 26 dei 46 pezzi chiesti dal governo italiano, compresa la Venere di Morgantina.
“Vogliamo reiterare quanto sia importante risolvere le nostre differenze. L’Italia e il Getty hanno tanti interessi in comune in campo artistico. Noi al J.Paul Getty Museum raccontiamo ogni giorno la storia della ricca eredità culturale italiana”.
Fonte: News ITALIA PRESS 21/12/2006