La Camera ha approvato ieri giovedi 18 la proposta di legge per i reati contro patrimonio culturale, presentata il 9 luglio 2018. L’approvazione è stata votata a larga maggioranza con 378 i sì, 75 no e 24 le astensioni. Ha votato a favore il Movimento 5 Stelle, il Partito democratico, la Lega e Liberi e Uguali; contraria Forza Italia, astenuti i deputati di Fratelli d’Italia. Relatrice del provvedimento per la maggioranza è stata Valentina Palmisano (M5S). Ora le proposta di legge va in Senato.
In sintesi il testo prevede che per il reato di appropriazione indebita, il possessore di beni, è punito con la reclusione da uno a quattro anni.
Il reato di ricettazione di beni culturali è punito con la reclusione da tre a dodici anni, che si applicherà anche quando l’autore del delitto da cui i beni culturali provengono non è imputabile o non è punibile, ovvero quando manca una condizione di procedibilità.
Il reato di riciclaggio di beni culturali è punito con la reclusione da cinque a quattordici anni, aumentata se il fatto è commesso nell’esercizio di attività professionale, mentre quello di illecita detenzione di beni culturali è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni e con la multa fino a 20.000 euro.
Le violazioni in materia di alienazione di beni culturali sono punite con la reclusione fino a due anni e la multa fino a 80.000 euro.
L’uscita o esportazione illecite di beni culturali sono punite con la reclusione da uno a quattro anni o con la multa da 258 a 5.165 euro.
Per il reato di danneggiamento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici, è prevista la reclusione da uno a cinque anni e vale per chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende infruibili beni culturali o paesaggistici; colui che invece fa di tali beni un uso incompatibile con il loro carattere storico o artistico o pregiudizievole della loro conservazione è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.
Il reato di contraffazione di opere d’arte è punito con la reclusione da uno a sei anni e la multa fino a 10.000 euro.
“Un passo avanti nel rafforzamento della tutela e nella salvaguardia del patrimonio culturale”. E’ il commento dell’ex ministro dei Beni culturali Dario Franceschini all’approvazione della proposta di legge. “Un vero e proprio giro di vite sui reati contro il patrimonio – sottolinea l’ex ministro – che rafforza il ruolo di guida dell’Italia nella tutela dei beni culturali che si pone all’avanguardia anche nell’attuazione della convenzione di Nicosia sulle infrazioni in materia di beni culturali e traffici illeciti”. “Questa legge che ricalca il ddl del Governo Gentiloni approvato nella scorsa legislatura dall’aula di Montecitorio – spiega l’ex ministro della Cultura – introduce strumenti efficaci e moderni per contrastare i reati contro il patrimonio. Vengono previste nuove fattispecie di reato e rafforzati gli strumenti investigativi per consentire indagini ancora più complesse. Un provvedimento molto importante, non solo per l’Italia, ma per l’intera comunità internazionale essendo il traffico di opere d’arte una delle principali fonti di finanziamento del terrorismo”
“La legge approvata oggi dalla Camera rappresenta un pezzo rilevante della politica di tutela e valorizzazione dei Beni Culturali. Porta due firme importanti, perche’ Dario Franceschini e Andrea Orlando sono due deputati democratici che fino a qualche mese erano ministri, l’uno dei Beni Culturali, l’altro della Giustizia, nei governi guidati dal Pd”.
Lo ha detto in Aula il deputato del Pd Walter Verini durante la dichiarazione di voto sulla proposta di legge sui reati contro il patrimonio culturale.
“Per noi – prosegue – e’ un risultato importante, perche’ il provvedimento contiene misure piu’ incisive contro il furto, l’appropriazione indebita, la ricettazione, il riciclaggio e l’illecita detenzione, la contraffazione e il traffico illecito di opere d’arte. Per il Partito Democratico, la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico non significa solo rispetto di un principio cardine della nostra Costituzione. Significa rispetto e tutela della storia, dell’identita’ che fanno del nostro Paese un unicum nel mondo, ma anche consolidare il futuro della cultura e dell’arte italiane, della bellezza di questo Paese. E vuol dire investire in una memoria che rappresenta anche un formidabile volano di sviluppo e crescita, del turismo e di tutte le attivita’ ad esso collegate. Del resto, questi sono stati gli obiettivi e i risultati concreti dell’azione di governo di questi anni. Ci auguriamo davvero che questi sforzi e questi risultati non vengano vanificati”
Per LeU la dichiarazione di voto è stata di Rossella Muroni: ”La proposta di legge a tutela dei beni culturali votata dalla Camera si aggiunge alla legge sugli ecoreati, cui mancava un tassello fondamentale: quello appunto degli illeciti contro il nostro patrimonio culturale. Per perseguire e punire con maggiore efficacia i reati commessi dai ladri di cultura e di futuro. Questo provvedimento introduce nuovi reati, aumenta le pene e introduce aggravanti quando oggetto di reati comuni siano beni culturali. Dando nuovi strumenti alle forze dell’ordine per reprimere la criminalita’, compresa quella organizzata, in questo settore. Solo lo scorso anno, come denunciato dal rapporto Ecomafia di Legambiente, sono stati 719 i furti d’opere d’arte, in crescita del 26% rispetto al 2016, che hanno comportato 1.136 denunce, 11 arresti e 851 sequestri effettuati in attivita’ di tutela. Bisogna tornare a investire sulla cultura e va assicurato agli operatori, comprese guide e restauratori, di poter lavorare in condizioni dignitose, non precarie e con giusta retribuzione”.
Anche Fratelli d’Italia, che si sono astenuti, in una dichiarazione congiunta dei deputati Carolina Varchi e Ciro Maschio, hanno affermato: ”Fratelli d’Italia da sempre si e’ schierata a difesa del patrimonio culturale nazionale, simbolo dell’identita’ e della millenaria civilta’ italiana. Tuttavia ha mostrato perplessita’ sulla scelta di recuperare la pdl Orlando-Franceschini gia’ superata dalla Convenzione di Nicosia la cui ratifica costringera’ il Parlamento a tornare sulla questione”. “In commissione e in aula – proseguono – abbiamo offerto diverse proposte emendative che sono state recepite dalla maggioranza ed inserite nel testo. Sono stati inoltre approvati tre odg di FDI che impegnano il governo ad istituire un Fondo nazionale per la tutela e la conservazione dei Beni culturali, per dotare di maggiori risorse il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e per valutare interventi che riconoscano autonoma tutela ai centri storici al di la’ della politica meramente vincolistica. Da parte di Fratelli d’Italia dunque c’e’ una parziale soddisfazione per l’approvazione del testo ma siamo convinti che si sarebbe potuto fare di meglio”.
Fonte: www.quaeditoria.it, 19 ott 2018
Foto: vandali al Colosseo