Villa Giulia, sede del Museo Etrusco e della Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Etruria Meridionale, è lo spazio espositivo più ricco al mondo sulla civiltà etrusca.
Il 70% dei materiali proviene da attività di scavo topografico, in necropoli e zone sacre, santuari e templi.
I ritrovamenti hanno permesso di studiare come si svolgeva la quotidianità della civiltà etrusca, evidenziandone le attività legate al territorio stesso.
I primi scavi risalgono agli anni ’40 del Novecento: a questi reperti si affiancano i capolavori rientrati in Italia da musei esteri, patrimonio disperso a seguito di scavo clandestino e vendita impropria, come la Coppa di Eufronio.
Il 70% dei materiali proviene da attività di scavo topografico, in necropoli e zone sacre, santuari e templi.
I ritrovamenti hanno permesso di studiare come si svolgeva la quotidianità della civiltà etrusca, evidenziandone le attività legate al territorio stesso.
I primi scavi risalgono agli anni ’40 del Novecento: a questi reperti si affiancano i capolavori rientrati in Italia da musei esteri, patrimonio disperso a seguito di scavo clandestino e vendita impropria, come la Coppa di Eufronio.
Autore: Treccani Chanel
Fonte: http://www.youtube.com, 24-05-2012
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