Due grandi statue acefale di personaggi togati, pavimenti rivestiti da raffinati mosaici policromi, elementi di arredo interno, pareti conservate fino a due metri di altezza e rivestite di intonaco dipinto e di opus sctile, dal tardo antico al II sec. d.C.: è l’ultima meraviglia che viene alla luce dal sottosuolo di Roma.
Davvero una scoperta sensazionale dal momento che siamo nel cuore del centro storico, sotto Palazzo Valentini, sede della Provincia (lato via Sant’Eufemia), a due passi da piazza Venezia e nelle adiacenze del Foro di Traiano.
Dopo un anno di scavi diretti da Eugenio La Rocca, soprintendente ai Beni Culturali del Comune, con l’ausilio dell’archeologa Paola Baldassarri (amministrazione provinciale), i locali zeppi di scaffali e materiali d’archivio in disuso, hanno rilevato testimonianze inaspettate di età imperiale, che fanno ridisegnare la topografia dell’intera zona. A presentare il ritrovamento sono stati Enrico Gasbarra, presidente della Provincia, che ha finanziato l’intervento con un milione di euro, e il vicepremier Francesco Rutelli, ministro per i Beni e le Attività Culturali, con l’assessore provinciale Vincenzo Vita; ma i risultati, di per sè straordinari, sono stati inseriti dal ministro Rutelli in un progetto più ampio, vagheggiato da soprintendenti,architetti e ambientalisti, che guarda alla formazione del più grande e suggestivo museo del mondo.
Fori, Colosseo, acquisizioni e sistemazioni di nuove istituzioni museali (Palazzo Rivaldi e collezione Torlonia), le strutture abitative emerse negli anni, quanto sveleranno gli scavi per la linea C della metro: l’area archeologica centrale, libera dal traffico pesante, potrà esaltare le singole valenze, offrendo a cittadini e turisti uno spazio davvero unico.
Fonte: Il Giornale dell’Arte 01/09/2006
Autore: Marisa Ranieri Panetta
Cronologia: Arch. Romana