Visite solo su prenotazione. Tel. 06.39749907 È stata riaperta al pubblico il 25 giugno 1999 la Domus Aurea, l’immensa dimora dalla facciata di stucco dorato fatta costruire da Nerone tra il Palatino e il Colle Oppio, su una superficie di circa 80 ettari: centinaia di stanze, saloni, ninfei, alcove, con decine di migliaia di metri quadrati di affreschi, tre portici, un enorme stagno (poi occupato dal Colosseo). Una residenza destinata però a breve vita, dal momento che venne spianata da Traiano, che se ne servì come fondamenta per le sue monumentali terme, sotterrandone il ricordo. La villa era stata chiusa all’inizio degli anni Ottanta per i gravi problemi di conservazione che rischiavano di compromettere la visibilità futura degli affreschi. La Domus sotterranea, a circa tre metri di profondità, ha assorbito per anni acqua piovana, umidità dal suolo e dalle murature, senza contare i danni provocati dalle radici degli alberi sovrastanti che minacciano le volte, o i microrganismi che producono sostanze acide e concrezioni calcaree. Dopo gli interventi sono visibili il ninfeo di Ulisse e Polifemo; la “sala della volta dorata”, che fu probabilmente la sala del trono di Nerone; la sala ottagona; la sala degli stucchi, o di Ettore e Andromaca; la sala degli uccelletti.
Fonte: Impresa Cultura
Cronologia: Arch. Romana
ROMA – Domus Aurea
Ti è piaciuto questo articolo?
Tanto0
Abbastanza0
Noioso0
Per niente0